Decreto
liberalizzazioni : occasioni perse e previsioni pericolose
di
avv. Giuseppe Siniscalchi*
Decreto liberalizzazioni: dov'è finita la previsione di
obbligatorietà del compenso per i praticanti legali? E per
i crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni tutto
invariato?
Il
tema del recente d.l. liberalizzazioni sta suscitando reazioni
contrastanti e non univoche. E' materia molto delicata e la
prima osservazione parte dal metodo e tempistica fulminea
in mancanza, parrebbe, di un costruttivo confronto auspicato
da più parti.
Gli
errori del passato e cioè quelli che, ad esempio, hanno
reso i codici di procedura delle selve oscure con rattoppi
fatti all'ultima ora e con decretazione di asserita urgenza
continuano a ripetersi. E così potrebbero verificarsi peggioramenti
dei quali non vedremmo subito gli effetti, com'è avvenuto
con la giustizia civile che di anno in anno è diventata
un fardello tale da contribuire a soffocare anche l'economia
incentivando la fuga degli investitori stranieri dal nostro
amato Paese.
Mi sorprende che si sia tanto parlato di favorire i giovani
mentre poi quanto di buono potrebbe farsi, come ad esempio
la giusta previsione di obbligatorietà di compenso per i praticanti
non pare esser stato fatto in assenza di previsioni nel decreto
in parola.
In
occasione del forum di ieri l'altro al Teatro Dal Verme di
Milano alla presenza di circa 1500 professionisti riunitisi
per far sentire la loro adesione con scroscianti e prolungati
applausi alle osservazioni dei relatori presenti per le varie
categorie (notai, avvocati, commercialisti ed architetti,
ecc..) è intervenuto in collegamento audio video da
Roma Tiziano Treu, che ha definito una "svista" tale omissione.
Vi è da augurarsi per i giovani interessati che sia
così e che qualcuno ponga rimedio, almeno su tale aspetto
tra le tante criticità.
Altro
profilo del quale si era tanto parlato e che non compare nel
decreto è quello di una disciplina, attuativa della
direttiva 2011/7/UE sui pagamenti per i debiti delle Pubbliche
amministrazioni. Come mai?
Nella precedente versione non definitiva vi era l'art. 63
che costituiva, fra l'altro, semplice attuazione della predetta
“direttiva 2011/7/UE, relativa alla lotta contro i ritardi
di pagamento nelle transazioni commerciali ,e misure per la
tempestività dei pagamenti per l'estinzione di debiti pregressi
delle amministrazioni statali...” (così come si leggeva
nel titolo di quest'ultima previsione ora scomparsa nel decreto).
Si tratta di profilo molto importante per cercar di ridar
fiato anche alle imprese italiane, pure al fine di renderle
maggiormente competitive in un momento particolarmente difficile
e delicato.
Notevoli perplessità desta anche la previsione della possibilità
- per persone che non abbiano più di 35 anni - di costituire
società a responsabilità limitata con un solo euro di capitale.
Si introduce così un nuovo modello per il nostro ordinamento
di responsabilità limitata a rischio praticamente inesistente.
Quali garanzie per i terzi che dovessero eventualmente concludere
contratti con tali società? Perché introdurre una disparità
di trattamento - senza requisito alcuno di meritocrazia -
tra imprese costituende, ad esempio, da soggetti ultratrentacinquenni,
rispetto ad un giovane di 35 anni? Anche in proposito è
auspicabile qualche giusto correttivo.
Su
tali temi, come sul tema giustizia, sarebbero auspicabili
riforme organiche delle quali spesso si è parlato senza
realizzazione alcuna, con il grave rischio di determinare
il peggioramento di una situazione gia' insostenibile. In
tal modo, almeno per le "sviste", si ridurrebbe molto e in
modo certo il margine di probabilità di lacune ed errori
purtroppo molto frequenti da diversi anni e così gravi da
aver ora determinato una reazione compatta e corale da parte
dei professionisti in varie sedi, come nel predetto forum,
attraverso rappresentazione di condivisibili perplessità.
Quanto
alla previsione del “tribunale delle imprese” di cui all'art.
2, mi pare si vada nella giusta direzione di specializzazione
in materie particolarmente complesse.
*
membro
del Comitato tecnico.-giuridico dell'Osservatorio
Dossier
giustizia
|