Carceri
: una bella iniziativa
riceviamo
e pubblichiamo
“Chi
controlla l’Assassino dei Sogni? I giudici in “visita guidata”
nelle carceri
A Torino s’inaugura una prassi necessaria. La ricognizione
alle Molinette è stata promossa dal presidente dell'ufficio
Gip, Francesco Gianfrotta e dal direttore dell'istituto di
pena del capoluogo piemontese, Pietro Buffa.
"I
magistrati devono sapere dove dovranno restare per mesi e
anni le persone che mandano in carcere". Il sovraffollamento
cronico e le condizioni di vita che fanno scegliere di morire.
(di Riccardo Arena) ( Fonte www.repubblica..it)
Bellissima iniziativa! Probabilmente i giudici che visiteranno
i canili delle carceri italiane, in futuro, saranno molto
più attenti nel mandarci dentro qualcuno. Dovrebbe pensarci
il Magistrato di Sorveglianza a sorvegliare le carceri, ma
in realtà purtroppo questo non accade. Nonostante che il Magistrato
di Sorveglianza si chiami appunto di sorveglianza perché dovrebbe,
anche tramite colloqui con i detenuti, controllare il carcere
e vedere cosa accade dentro le sue mura, in realtà non i magistrati
lo fanno.
Non si dovrebbero commettere reati e andare in carcere, ma
se ci si va per punizione non si dovrebbe però morire come
accade spesso nelle carceri italiane. Proprio in questi giorni
ho letto alcuni titoli di giornale: “I cani sono depressi.
Colloquio in cella con Fido. Verona, incontro commovente fra
i detenuti e i loro quattrozampe” (Il Resto del Carlino
8 agosto 2011). “Il cane è depresso?Può andare in carcere
dal padrone”(Il Ggiornale dell’Umbria, 8 agosto 2011).
“Ore d’aria insieme al proprio cane. Le carceri tra affetto
e riabilitazione” (Corriere della Sera, 8 agosto 2011).
In
carcere si muore, ci si toglie la vita, ci si taglia le vene,
si vive come pezzi di legno in una legnaia e l’Assassino dei
Sogni (come chiamo io il carcere), i Magistrati di Sorveglianza
e mass media si occupano dei cani. Peccato che non sia nato
cane. E mi piace ricordare al mondo esterno che anche noi,
come i cani, siamo esseri viventi, con sentimenti e pensieri.
Carmelo
Musumeci, Carcere Spoleto
 
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