Osservatorio sulla legalita' e sui diritti

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"INTERNET FRA LIBERTA' E DIRITTI:
prevenzione delle violazioni e prospettiva forense"

Tutela dei diritti in rete: l'azione della Commissione europea
stralcio del messaggio di Viviane REDING*

È convinzione della Commissione europea non solo che Internet aiuti a far progredire i diritti fondamentali, ma anche che i diritti fondamentali facciano a loro volta, aumentare e ottimizzare Internet.

Inutile dire che questo insieme di valori e norme è una delle pietre angolari della Carta dei diritti fondamentali dell'UE, che è parte integrante del Trattato di Lisbona. La libertà di espressione, la libertà di pensiero, la libertà delle arti e delle scienze sono tutte coperte dalla Carta. Ma questo da solo non basta. Il rispetto della vita privata e familiare, la protezione dei dati personali, il diritto di proprietà intellettuale, i diritti del bambino, il diritto alla presunzione di innocenza, così come la tutela dei consumatori sono altri elementi chiave della Carta.

Come tutti voi sapete, lo sviluppo di Internet ha portato con sé anche fenomeni come la criminalità informatica, la diffusione di comportamenti ripugnanti come la pornografia minorile, le violazioni palesi dei diritti di proprietà intellettuale e, ultimo ma non meno importante, le violazioni massicce del diritto alla privacy e alla protezione dei dati.

Una delle priorità d'azione della Vicepresidenza Reding è quella di mettere il cittadino al centro delle politiche dell'UE. Non possiamo aspettarci che i cittadini europei abbiano fiducia se non siamo seri nel difendere il diritto alla privacy e alla protezione dei dati personali, in particolare nel mondo online.

Oggi, condividiamo i dati personali su base giornaliera, e questi dati vengono elaborati, raccolti e conservati fuori dalla nostra vista e dal nostro controllo. Troppo spesso ciò avviene senza il nostro consenso o anche senza che noi ne siamo consapevoli. Le statistiche mostrano che almeno il 20% degli individui limiti le proprie attività online, a causa di insufficiente protezione dei dati e di sicurezza. La Commissione è determinata a proteggere meglio i cittadini europei e a rendere più fruibili i loro diritti.

La Commissione europea, su iniziativa di Viviane Reding, ha proposto una riforma della legislazione sulla protezione dei dati, con l'obiettivo di rafforzare i diritti individuali, e adattare il quadro normativo a Internet e oltre. L'obiettivo è quello di incoraggiare la fiducia in Internet e nelle tecnologie emergenti come mezzo di comunicazione e di sviluppo, anche economico.

I principi guida di questa proposta di riforma sono:

  • Chiarezza per gli individui. I cittadini e i consumatori devono avere trasparenza sul modo in cui sono trattati i loro dati personali e sui diritti di cui godono. Gli individui devono avere la possibilità di esercitare tali diritti in modo efficace - e devono essere assistiti da un'autorità potente e indipendente per affrontare le violazioni dei loro diritti.
  • Certezza del diritto e regole chiare per le imprese. L'applicazione delle norme sulla protezione dei dati dell'UE deve essere coerente e omogenea. Vogliamo inoltre ridurre gli oneri amministrativi e le formalità burocratiche inutili che possono scoraggiare le aziende ad espandersi oltre i confini dei nostri 27 Stati.

Il diritto di proprietà è un altro diritto fondamentale, cruciale per la crescita di Internet. La Carta dei Diritti fondamentali dell'UE prevede che la proprietà intellettuale sia protetta. Mentre la pirateria e la contraffazione su Internet sono senza dubbio un problema, dobbiamo stare attenti a non oltrepassare i confini che sono fissati da altri diritti fondamentali.

La Commissione ha espresso preoccupazione per le recenti tendenze ad impiegare tecnologie di rilevamento che sono altamente invasive della sfera privata degli individui. Tecnologie di tracciamento possono avere conseguenze gravi per coloro che sono presi di mira, come la disconnessione da internet, o le sanzioni penali per i cittadini che non possono sempre essere consapevoli di commettere violazioni di copyright. Dato il ruolo centrale di Internet, l'impatto sui cittadini di una disconnessione improvvisa può essere enorme, e privarli della possibilità di lavorare, comunicare, apprendere, ed esprimere le loro opinioni.

Come commissaria europea per le telecomunicazioni, sono riuscita a inserire una "disposizione per la libertà in Internet", nella nuova normativa sul settore. Di conseguenza, le misure adottate dagli Stati UE per quanto riguarda l'accesso o l'utilizzo di servizi e applicazioni attraverso reti di telecomunicazioni devono rispettare i diritti fondamentali, in particolare quello della presunzione di innocenza e il diritto alla privacy.

Ci sono molti altri aspetti che potrebbero essere trattati su un tema come quello di oggi. Ne cito un paio sui quali ci sono stati recenti sviluppi. Uno di questi aspetti è la lotta contro la pedofilia. Nella sua ultima sessione di ottobre, il Parlamento europeo ha approvato la direttiva sugli abusi sui minori e la visione d'immagini a carattere pedopornografico sul web. Questo nuovo strumento richiede agli Stati dell'UE di rimuovere i siti a carattere pedopornografico o, quando questo non sia possibile, di bloccare l'accesso a queste pagine dal proprio territorio nazionale.

I produttori di pornografia minorile rischieranno almeno tre anni e chi usufruirà di materiale pornografico sul web ne rischierà almeno uno. Nell'UE l'adescamento online diventerà un crimine, così come il turismo sessuale, sia che il crimine sia compiuto sul territorio dell'UE o fuori di essa, ma da un cittadino europeo. Gli Stati saranno obbligati ad assicurare una tempestiva eliminazione delle pagine web che contengono materiale pedopornografico ospitate sul proprio territorio. Essi dovranno inoltre fare del loro meglio per cooperare con paesi terzi, come gli Stati Uniti, per ottenere la rimozione di questi siti anche se ospitati su server al di fuori dell'UE.

* vicepresidente della Commissione UE con delega alla Giustizia e diritti. Il messaggio è stato inoltrato alla conferenza dal dott. Matteo Fornara, direttore della rappresentanza a Milano della Commissione UE.

GLI ALTRI INTERVENTI ALLA CONFERENZA INTERNET FRA LIBERTA' E DIRITTI

 

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