Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
28 dicembre 2011
tutti gli speciali

Osservatorio : rapporto su Cittadinanza e Costituzione 2011 - 3
a cura di Alessandro Balducci*

Un altro aspetto che ha minacciato l'applicazione dei principi costituzionali è stato, anche quest'anno, il ricorso all'istituto della decretazione d'urgenza ed a quello della fiducia, che ha depauperato il parlamento dei suoi poteri/doveri di disamina e discussione dei progetti di legge governativi. Un parlamento comunque, come dicevamo in precedenza, già svuotato della sua rappresentatività nei confronti dei cittadini a causa della legge elettorale che consente soltanto di confermare con il voto liste bloccate di candidati scelti dai leader dei partiti, che per questo divengono i veri referenti (al posto del popolo) dell'azione dei parlamentari stessi.

In tal senso, proprio nel 2011 si sono registrate alcune lodevoli iniziative per l'abolizione della legge cosiddetta "porcellum". Il 15 marzo azioni giudiziarie per il riconoscimento del diritto a esprimere liberamente il proprio voto e per la declaratoria di incostituzionalità della legge porcellum sono state proposte innanzi ad alcuni Tribunali ordinari di diverse città d'Italia, come Milano. L'eventuale rinvio della legge alla Corte Costituzionale potrebbe spingere il Parlamento alla modifica dell'attuale normativa. Per iniziativa di alcuni cittadini italiani è stato anche proposto ricorso avverso la Legge Elettorale Italiana innanzi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. I ricorsi sono stati dichiarati ad un primo vaglio ammissibili e sono stati chiesti chiarimenti al Governo Italiano. Si attende che vengano discussi e decisi [2].

La crisi economica ed il conseguente avvento di un "governo tecnico" (resosi necessario dopo il fallimento della classe politica al governo incapace di affrontare l'emergenza economica e finanziaria) hanno se non altro messo in primo piano quelle grandi vergogne nazionali costituite dall'evasione fiscale e dalla corruzione. L'Italia è l'unica nazione dell'Occidente industrializzato a tollerare una massiccia evasione fiscale, con la conseguenza di far gravare i conti pubblici, ed il risanamento degli stessi, solo su una parte della popolazione.

Ma c'è un altro dato ancora più grave: secondo la classifica annuale redatta da Transparency international sulla corruzione nel mondo e che interessa 182 paesi, l'Italia è in 69-esima posizione - avanti solo di qualche punto rispetto alla Grecia - ed in buona compagnia insieme agli altri paesi "pigs". In una scala che va da 0 (livello di corruzione percepito come massimo) a 10, l'Italia ottiene il rating 3,9 e la Grecia 3,4. Se si va a vedere poi l'andamento del rating per l'Italia dal 2005 ad oggi [3] ci si accorge di un dato estremamente preoccupante: dal 2005 il rating del nostro paese è in costante discesa (da 6,2 a 3,9).

Questa semplice esposizione di fatti universalmente noti dovrebbe far piazza pulita delle menzogne che continuano ad imperversare sulle regole viste come "lacci e laccioli" che impediscono lo sviluppo delle potenzialità economiche. E' vero proprio il contrario! Non sarà un caso che l'aggravamento della credibilità internazionale dell'Italia, manifestatasi attraverso la sfiducia dei mercati e l'isolamento politico del precedente governo nel consesso internazionale, abbia coinciso con il livello più basso finora registrato nella graduatoria sulla trasparenza. La corruzione continua a divorare miliardi di euro (60 nel solo 2010, secondo le stime della Corte dei Conti [4]) e nel divorare il denaro pubblico, sottraendolo così a settori decisivi come la Scuola e la Sanità, divora anche i diritti e la dignità dei Cittadini-contribuenti.

Trasparenza, lotta all'evasione fiscale ed una seria politica di contrasto della corruzione a tutti i livelli (pubblico e privato) dovranno essere i cardini su cui andrà incernierata l'attività legislativa nell'immediato futuro. Impedire che il malcostume della politica sperperi decine e decine di miliardi di euro provenienti dalle tasse di quei contribuenti che vivono (meglio dire: sopravvivono) con 1200 euro/mese deve costituire un obiettivo ormai non più derogabile.

Sul fronte normativo, fondamentale una nuova legge elettorale che garantisca la vera democrazia attraverso la rappresentatività dei parlamentari eletti, una seria legge sui conflitti di interesse (anche a tutela della informazione libera e pluralista) e l'eliminazione dell'uso inveterato dei decreti legge e dei ricorsi alla fiducia, vanificazione del dibattito parlamentare e del legittimo dissenso.

Ma ancora più impegnativo sarà far vivere e camminare la Costituzione sulle gambe di tutti i Cittadini, in modo che i principi e le regole in essa contenuti divengano sempre più parte del vivere quotidiano e della coscienza nazionale.

< torna alla prima pagina del rapporto

1) http://www.osservatoriosullalegalita.org/11/note/09set2/2700info.htm

2) http://www.osservatoriosullalegalita.org/11/note/03mar/1533voto.htm

3) http://cpi.transparency.org/cpi2011/results/#CountryResult

4) http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/rassegna_stampa/ocr/2011122120487305.txt

* Coordinatore della Commissione Cittadinanza e Costituzione dell'Osservatorio sulla Legalità e sui Diritti ONLUS. Hanno contribuito Mauro Giannini e Tamara Gallera


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale