Due
donne di grande valore nel Comitato scientifico dell'Osservatorio
di
Rita Guma*
Sono
lieta di annunciare che il Comitato scientifico dell'Osservatorio
sulla legalità e sui diritti Onlus si arricchisce di altre
due figure di elevato spessore professionale ed umano: la
professoressa Patrizia Bellucci e la professoressa Francesca
Reduzzi. Si tratta di due studiose cui siamo legati da anni
da reciproca stima e che, insieme al contributo di rigore
scientifico e di passione per la ricerca, apportano all'Osservatorio
l'impegno, anche da noi sempre condiviso e perseguito, per
la difesa della Costituzione e dei diritti dei più deboli.
Patrizia
Bellucci, già Professore Associato di Sociolinguistica presso
la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi
di Firenze, collabora al Laboratorio di Linguistica Giudiziaria
"LaLiGi" che ha fondato, nel 2004, presso lo stesso Ateneo.
Il LaLiGi svolge una ricerca d’équipe focalizzata anzitutto
sull'attuazione della Giustizia, a partire dai processi penali,
e attività di aggiornamento linguistico di Magistrati e Avvocati.
Patrizia Bellucci è autrice di molte pubblicazioni anzitutto
negli ambiti della dialettologia, della sociolinguistica,
dell’educazione linguistica e della linguistica giudiziaria;
in quest’ultimo settore ricordiamo il volume "A onor del vero.
Fondamenti di linguistica giudiziaria" (Edizioni Utet, 2005).
Francesca
Reduzzi Merola è Professore ordinario di Diritto romano presso
la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di
Napoli Federico II dove insegna anche, per supplenza, Istituzioni
di diritto romano. E' autrice di numerose pubblicazioni nel
campo della storia costituzionale romana e della schiavitù
nel mondo antico: tra le sue monografie, "Aliquid de legibus
statuere. Poteri del senato e sovranità del popolo nella Roma
tardorepubblicana" (Napoli, Jovene Editore, 2007). E' stata
relatrice a convegni nazionali ed internazionali, ed ha curato
l'organizzazione, nel 2009, di quello su "Dipendenza ed emarginazione
nel mondo antico e moderno" (Napoli-Ascea).
Una
riflessione doverosa: in questa "festa della donna",
vissuta in un particolare contesto sociopolitico, mi sento
di proporre queste due donne e le altre del nostro Comitato
scientifico come modello per le giovani e giovanissime e come
contraltare ai vari inqualificabili commenti dei sedicenti
editorialisti che vogliono ridurre la donna ad una dimensione
meramente mercificata.
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presidente nazionale dell'Osservatorio sulla legalità
e sui diritti Onlus
 
Il
Comitato scientifico dell'Osservatorio
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