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31 maggio 2010
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Privacy : elenchi telefonici , via libera alla ricerca 'da numero'
di staff

Mentre i nuovi abbonati telefonici esprimono il loro consenso alla pubblicita' del loro recapito telefonico all'atto della firma del contratto, per decisione del Garante Privacy i vecchi abbonati potranno esprimere dissenso alla ricerca inversa (quella a partire dal numero telefonico) ma non facendolo il loro nominativo sara' ritenuto rintracciabile a partire dal numero telefonico.

Infatti, dal 1° gennaio 2011 sara' di nuovo possibile risalire al nominativo di un abbonato sulla base del suo numero telefonico, a meno che l'interessato non abbia espresso una volonta' contraria al proprio operatore. La possibilita' di "ricerca inversa" riguarda i vecchi abbonati, i cui dati erano gia' inseriti in un elenco pubblico alla data del 1° febbraio 2005, e i nuovi abbonati che hanno espresso un esplicito consenso su questo punto.

Il Garante privacy, su richiesta di alcune società che offrono servizi di informazione sull'elenco abbonati, ha infatti chiarito alcuni aspetti della normativa sugli elenchi telefonici. L'intervento del Garante (relatore Mauro Paissan) permette di sanare quello che da molti utenti era percepito come un disservizio. I fornitori, infatti, non offrivano piu' al pubblico la possibilità della "ricerca inversa" ritenendo di non essere legittimati ad effettuarla senza consenso. Interpretazione corretta, secondo il Garante, solamente riguardo ai nuovi abbonati. Per questi ultimi, infatti, la normativa sugli elenchi telefonici prevede l'acquisizione di uno specifico consenso all'uso dei dati attraverso il questionario che ciascun operatore sottopone ai propri clienti.

Discorso diverso per i "vecchi" abbonati per i quali - ha spiegato il Garante - la ricerca inversa è ammessa, anche senza consenso, sulla base della direttiva europea sulle comunicazioni elettroniche (2002/58/Ce), nel punto in cui prevede che i dati personali degli abbonati già presenti in un elenco telefonico al 1 febbraio 2005 possano restare inseriti anche in elenchi cartacei e elettronici che offrono questa funzione.

A seguito dell'intervento del Garante gli operatori telefonici che abbiano clienti i cui dati erano già inseriti in un elenco pubblico, dovranno però informare questi ultimi dell'attivazione della funzione di ricerca inversa nei loro confronti e consentire in tal modo di esprimere un'eventuale opposizione. L'informativa alla clientela dovrà essere inserita nella bolletta e pubblicata sui siti web dei gestori.


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