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Informazione
: Verna , RAI autonoma dai politici e con nuova forma giuridica
di
Mauro W. Giannini
Una RAI autonoma e dove i giornalisti siano liberi di informare.
Lo ha chiesto - al congresso nazionale dell'USIGRAI - il segretario
nazionale Carlo Verna. "Qui
sono saltate le regole, lo spoil-system si sta spingendo dai
vertici aziendali, dai direttori, ai gradi intermedi, in palese
violazione del codice civile." - ha detto in assemblea il
segretario del sindacato dei giornalisti RAI a seguito dei
recenti avvenimenti, fra cui la sospensione del talk show
in periodo elettorale e l'eliminazione dal TG1 di alcuni giornalisti
storici.
Dopo
il caporedattore centrale Massimo de Strobel, e' stata la
volta di alcuni dei volti noti al grande pubblico (Tiziana
Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso, sostituiti
dal direttore Augusto Minzolini con Francesco Giorgino, Laura
Chimenti e Francesca Grimaldi), scelte che hanno suscitato
le critiche dell'Associazione Stampa Romana e gli interventi
pubblici di Marialuisa Busi e Tiziana Ferrario contro l'allineamento
del principale TG pubblico. Ma il
clima nella redazione del TG1 e' teso almeno da quando, dopo
il caso Mills (il 26 febbraio il Tg1 parlò nei titoli di 'assoluzione',
non di prescrizione, e Minzolini fu attaccato dall'Usigrai
e criticato dal'Associazione Stampa Romana) fu fatta circolare
una lettera di solidarieta' al direttore sotto la quale apposero
la firma 95 redattori su 162. Molti giornalisti lamentano
le ripercussioni avute per il fatto di non essersi allineati.
Contestazioni
c'erano infatti state anche in occasione dell'editoriale di
Minzolini favorevole alla proposta di ripristinare la piena
immunita' parlamentare e contenente un attacco ad Antonio
Ingroia, procuratore aggiunto di Palermo, titolare delle indagini
sulla trattativa fra mafia e istituzioni. Nell'occasione,
una nota del Comitato di Redazione della testata dichiaro':
"Anche questa volta non siamo d'accordo. Anche questa volta
il direttore ha schierato il Tg1 attraverso un editoriale
sul contestato tema della riforma della giustizia sposando
esplicitamente le posizioni della maggioranza di governo...
Senza nulla togliere al diritto del direttore Minzolini di
esprimere il suo pensiero, ci preoccupa la caratterizzazione
politica che la direzione sta imprimendo al Tg1. Uno strappo
che contrasta con il ruolo di giornale istituzionale e non
governativo caro a tutta la redazione, un ruolo che questo
Cdr continuerà a difendere".
Commentando
quegli avvenimenti, lo stesso Verna - definendo 'faziosi'
alcuni editoriali del direttore del TG1 - aveva spiegato:
e spiegato: "Non perche’ un’opinione possa essere considerata
buona e un’altra cattiva: il punto sta nella coincidenza sistematica
delle esternazioni del direttore del Tg1 con le posizioni
del presidente del Consiglio. Valutazioni le sue che fruiscono
dell’autostrada di un tg storicamente di massimo ascolto e
storicamente di profilo istituzionale. Nessuno dei predecessori
di Minzolini e’ mai entrato cosi’ come un elefante in una
cristalleria, sapendo che i cittadini utenti sono molto meno
certi su quando finisca il diritto di sapere e quando cominci
il diritto alla riservatezza". "Devo ricordare a Minzolini
- aveva aggiunto il segretario Usigrai - che il giornalista
e’ il cane da guardia della democrazia, non il cane da guardia
del potere".
"Questa è la Rai di Caligola e dello Zimbabwe. - ha commentato
Verna ieri in occasione del congresso Usigrai - Non ci piace,
non può reggere nel tempo, non giova a nessuno sapere di poter
precipitare agli inferi non perché si è sbagliato professionalmente,
ma perché non si sono frequentate le segreterie di partito
vincenti, perché non si è in linea". Il segretario Usigrai
ha quindi chiesto per l'azienda pubblica una nuova governance
libera da ingerenze di qualsiasi tipo e una nuova natura giuridica.
"Vogliamo l'autonomia del servizio pubblico, vogliamo la liberta'
di informare. - ha concluso Verna - Rilanciamo, non molliamo,
insistiamo, testardi, tenaci".
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