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Ulteriore
tassa per i ricorsi in Cassazione anche per i disabili ?
di
Mauro
Giannini*
"In commissione bilancio della Camera, il 06 dicembre
scorso, alla vigilia della giornata mondiale del disabile,
la maggioranza governativa ha deciso di introdurre un odioso
balzello a carico di lavoratori, ma soprattutto pensionati
e disabili: infatti, in caso di ricorso in Cassazione sembrerebbe
essere stata annullata la gratuità del giudizio, con imposizione
di contributo unificato, che può giungere fino a euro 500,00
per la sola iscrizione a ruolo. Il contributo unificato, per
le cause di Cassazione, per un importo di euro 340,00 è stato
introdotto anche per le cause di indennità di accompagnamento!"
E' la denuncia dell'avvocato Ezio Bonanni, esperto di cause
per dani da amianto.
Si profila dunque, secondo il legale, l'urgenza "di una
mobilitazione, con la necessità di far valere, anche innanzi
le competenti sedi internazionali, l'ingiusta ed ingiustificata
lesione al diritto di accesso alla giustizia. Il pagamento
del contributo unificato a carico dei disabili, ed anche per
le prestazioni previdenziali, come pure per le rendite INAIL
o per il differenziale del danno biologico, in caso di infortunio
sul lavoro appare in palese evidente contrasto anche con l'art.
6 della Convenzione Europea per i Diritti dell'Uomo, per cui
si profila la possibilità, se non la necessità, di un ulteriore
ricorso alla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo, unitamente
all'eccezioni di illegittimità costituzionale, nel senso sopra
evidenziato".
A
giudizio dell'avvocato, "Questa norma si palesa in evidente
ed insanabile contrasto con le norme di cui agli artt. 2,
3 e 38 della Costituzione ed in quanto tale, in quanto palesemente
illegittima, sotto il profilo costituzionale, non dovrebbe
trovare riscontro e ratifica con sottoscrizione da parte del
Capo dello Stato, al quale si rivolge l'appello affinché rinvii
alle Camere l'odioso provvedimento, un pugno di ferro in danno
dei più deboli, dei disabili, dei malati e degli infortunati.
Ferma la necessità di un ricorso alla Corte Europea dei Diritti
dell'Uomo ed a tutte le istanze internazionali, ed il segno
forte di chiara disapprovazione".
*
si ringrazia Fedele Boffoli
 
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