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La
doppia guerra
di
staff
«È triste sapere che non puoi dare a un figlio tutto quello
che vorresti. Non puoi sognare che un giorno diventi una persona
importante, o semplicemente utile. A volte ci si accontenta
che sopravviva…» spiegava Fatima con un lungo sospiro. «Prendi
questi dolcetti», mi esortò gentilmente, «e dimmi... Perché
i bambini muoiono in guerra?»
Ogni
giorno, ossessivamente, i mass media ci raccontano i conflitti
che insanguinano il mondo e gli scenari che li hanno generati.
Ma la politica, l’economia, la religione, l’ideologia – e
men che meno la brama di potere – non possono giustificare
in alcun modo le sofferenze generate da qualunque guerra.
Anche perché a essere devastate, ormai, prima delle vite più
o meno gloriose dei soldati e dei miliziani, sono le esistenze
quotidiane dei civili: persone come noi che vengono travolte
da ventate di insensata distruttività, ferocia e sadismo,
in un vortice di sanguinaria insensatezza.
Barbara
Schiavulli, giornalista coraggiosa, da anni viaggia e scrive
per raccontare quello che succede nel mondo, là dove a dominare
sono il sangue e la morte: negli ultimi anni, tra Israele
e Palestina, dall’Iraq al Pakistan e all’Afghanistan, ad Haiti...
Per testimoniare i piccoli e grandi destini delle vittime,
quelle che i grandi mezzi d’informazione spesso trascurano.
Per trovare, in mezzo all’orrore, l’umanità profonda di uomini
e donne, vecchi e bambini. Perché non restino solo numeri
nel conto delle vittime, ma tornino a essere nomi, volti,
storie...
Tra
quelle macerie si combatte anche un’altra guerra: per cercare
la verità, per restituire alle vittime, soprattutto a quelle
innocenti, la loro dignità.
Guerra e guerra
Una testimonianza
di Barbara Schiavulli
Ed Garzanti, 2009
pagg. 194, € 14,00
 
Dossier
pace
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