Risarcimento
da Gabanelli e Santoro : Golia contro Davide
riceviamo
e pubblichiamo
Due gigantesche richieste di risarcimento saranno avanzate
in sede civile da due "giganti", come il Presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi e il Presidente della Fiat Sergio Marchionne,
rispettivamente contro i conduttori televisivi Milena Gabanelli
e Michele Santoro. I legali del Presidente del Consiglio stanno
già lavorando contro il servizio di "Report" sulla compravendita
della villa di Antigua. Mentre da qualche giorno anche i legali
del presidente della Fiat stanno lavorando contro il servizio
dell'ultima puntata di Annozero che avrebbe danneggiato commercialmente
la vettura Fiat Alfa "MiTo" per averla comparata alla Mini
Cooper S e Citroen DS3 trascurando le differenze di cilindrata
e di potenza.
Probabilmente le richieste giudiziarie di risarcimento saranno
milionarie e potrebbero, qualora avessero successo, mettere
in ginocchio i due conduttori e le due trasmissioni. Da semplice
telespettatore, attento ai programmi culturali e di inchiesta,
vorrei esprimere la mia piena solidarietà ai due conduttori
Gabanelli e Santoro.
A
me sembra sproporzionato e grottesco l'uso della propria potenza
economico-industriale e politica per cercare di affondare
in tribunale due trasmissioni che, nel panorama dei palinsesti
televisivi, hanno sempre brillato per l'approfondimento e
il coraggio di contenuti scomodi. Due trasmissioni che da
anni tengono acceso l'interesse di milioni di cittadini verso
la Politica con la P maiuscola e verso la salvaguardia dei
beni comuni e dei diritti umani. Perchè il Presidente Fiat
Sergio Marchionne, invece di illustrare le sue ragioni e replicare
in tutti gli spazi televisivi che potrebbe avere a sua disposizione
o in una puntata successiva di Annozero, passa alla denuncia
in tribunale per chiedere il megarisarcimento? Perchè il Presidente
del Consiglio Silvio Berlusconi, non utilizza un analogo spazio,
anche di Report, per replicare e per rispondere alle domande
sulla villa di Antigua?
Come mai il ministro Maroni ha scelto una strada completamente
diversa nei confronti di Saviano e Fazio ottenendone un enorme
beneficio mediatico per sè e per i telespettatori che hanno
potuto valutare l'oggetto della controversia? E' strano che
un Presidente Fiat, illuminato e innovatore come Marchionne,
non sposi il metodo dialettico utilizzato da Maroni, ma preferisca
andare dritto verso la sfida in Tribunale. Sembra cioè puntare,
più che a far passare le sue ragioni replicando in Tv, ad
annichilire l'avversario con l'arma dei soldi.
Marchionne e Berlusconi all'attacco di Santoro e Gabanelli,
appaiono in questo contesto simili e uniti. Le loro iniziative
legali mandano, a mio avviso, un messaggio forte e chiaro
a tutti i cittadini: Il diritto-dovere all'informazione su
coloro che hanno enormi ricchezze e che condizionano il destino
politico ed economico del paese può essere neutralizzato e
contrastato con l'uso arrogante dello squilibrio di posizione,
con l'ipoteca, cioè, di lunghe vertenze giudiziarie in sede
civile. Non confronto, quindi, davanti all'opinione pubblica
ma lunghi processi in tribunale con richieste economiche "fuori
dalla grazia di Dio".
Il ricorso sistematico ai tribunali lenti e farraginosi diventa
così un'eccellente arma dei potenti, strumento ideale di ricatto
e intimidazione al fine di incutere paura e costringere al
silenzio.
Domenico
Ciardulli
 
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