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A
Novi per Nosheen (e per tutte)
riceviamo
e pubblichiamo
Scena pakistana in casa italiana: “L’8 marzo di quest’anno
le donne di Novi, tra cui alcune dell’UDI, sono andate ad
invitare le famiglie di stranieri residenti nel loro paese
ad un pranzo multiculturale, organizzato dal Comune, pranzo
preparato da una pakistana, una cinese, una marocchina e un’italiana.
Quando hanno bussato alla casa di Begm Shnez per invitare
tutti, anche gli uomini, il marito avrebbe detto: “signora
non si avvicini mai più alla mia casa perché noi le ragazze
e le donne le teniamo in casa.
Andiamo
al 3 ottobre 2010: “Movente del delitto la ribellione della
giovane, 20 anni, a un matrimonio combinato. La madre avrebbe
preso le sue difese e sarebbe stata uccisa dal marito con
una pietra, mentre la figlia sarebbe stata colpita a sprangate
dal fratello. E’ successo a Novi di Modena.” E’ carica di
condizionali la notizia, come è certa la morte di Begm Shnez,
46 anni. Il movente è la Tradizione, che vuole il padre padrone
Butthamad Kahn: un matrimonio combinato per la figlia. E la
figlia 20enne, ridotta in “gravi condizioni” a sprangate,
dal fratello di 19 anni.
E’ stato pagato caro e per sempre il coraggio di queste due
donne, straniere in Italia. Rimangono gli altri figli piccoli
e grandi, alcuni hanno visto tutto e non scorderanno mai.
Vorrei che una folla immensa di donne e uomini, andasse non
solo al funerale ma a rendere amicizia a quella ventenne che
sentirà pure su di sè, parte della responsabilità della morte
della madre, che l’ha difesa. Mentre scrivevo quello che avete
letto ho avuto il comunicato dell’Udi che segue: Sappiate
che la Staffetta continua. “Per questo saremo in tante alla
fiaccolata a Novi , Sabato 9 ottobre, come in tante siamo
state venerdì scorso alla fiaccolata di Portici per Teresa.
Un ‘altra donna, un’altra madre che ha pagato con la vita
l’aver denunciato il violentatore della figlia.”
Non
ha nazionalità la violenza e nemmeno l’amore: anche se non
trovi le parole…
A
NOVI Sabato 9 OTTOBRE ore 20e30
Doriana
Goracci
FEMMINICIDIO NOVI: signora non si avvicini mai più alla
mia casa…? L’8 marzo di quest’anno le donne di Novi, tra cui
alcune dell’UDI, sono andate ad invitare le famiglie di stranieri
residenti nel loro paese ad un pranzo multiculturale, organizzato
dal Comune, pranzo preparato da una pakistana, una cinese,
una marocchina e un’italiana. Quando hanno bussato alla casa
di Begm Shnez per invitare tutti, anche gli uomini, il marito
avrebbe detto: “signora non si avvicini mai più alla mia casa
perché noi le ragazze e le donne le teniamo in casa. “
Segregare le donne in casa, tenerle chiuse e sotto controllo
è una tendenza comune al patriarcato in tutte le latitudini
e le donne devono faticare molto, spesso pagare con la vita
un NO per sé e per le proprie figlie. A noi donne italiane
basta guardarci indietro, appena alle spalle, per sapere quanta
strada abbiamo fatto, ma anche quanta rimane da fare se la
prima causa di morte rimane per tutte il FEMMINICIDIO.
Per questo saremo in tante alla fiaccolata a Novi Sabato 9
ottobre, come in tante siamo state venerdì scorso alla fiaccolata
di Portici per Teresa. Un ‘altra donna, un’altra madre che
ha pagato con la vita l’aver denunciato il violentatore della
figlia. Novi di Carpi: ancora un FEMMINICIDIO Modena Comunicato
stampa dell’UDI di Modena Con orrore apprendiamo che nella
nostra Provincia, a Novi, un’altra donna è morta e un’altra
ancora è gravemente ferita, colpite dalla furia degli uomini
della loro stessa famiglia. Marito e padre, l’uno, figlio
e fratello l’altro.
Ci stringiamo attorno alla giovane Nosheen, ricoverata al
Ospedale Nuovo di Modena S.Agostino – Estense (Baggiovara),
perchè possa guarire al più presto, almeno dalle ferite del
corpo e ritornare alla sua scuola, alla sua vita. Sui giornali
e nei primi commenti viene fatto il parallelo con la vicenda
di Hiina Salem, e Sanaa Dafani, giustiziate dagli uomini di
casa.Anche oggi, a Modena, la vittima è una donna pachistana,
ma Begm Shnez, 46 anni, probabilmente una buona musulmana
è l’eroica mamma che ha tentato, riuscendovi, di difendere
la figlia, convinta che dovesse e potesse rifiutare un matrimonio
combinato.
L’UDI-
Unione Donne in Italia, denunciando ormai da anni il “femminicidio”,
sa che esso è trasversale alle culture e se ha un’impronta
così prettamente “culturale”, come nel caso di Hiina, Saana
e Begm, è da imputarsi non a questa o a quella religione,
ma ad una “tradizione” primitiva e violenta contro il genere
femminile. Pensiamo dunque che nella nostra Provincia si debbano
moltiplicare gli sforzi per favorire l’integrazione sociale
di comunità eventualmente chiuse ed isolate, per consentire
passaggi generazionali e culturali meno traumatici.
Pensiamo
però che si debba guardare bene in faccia alla realtà: i dati
presentati in tante occasioni (es.: Staffetta di donne contro
la violenza sulle donne) ci dicono che in media 120 donne
all’anno muoiono per femminicidio in Italia. Bisogna dunque
porsi interrogativi che rinuncino alle strumentalizzazioni
e cerchino di capire perchè tante donne, ogni giorno, finiscono
picchiate, ferite ed ammazzate dagli uomini anche nelle nostre
case e famiglie. Chiediamoci infine perchè il giovane fratello
di Nosheen, non sia riuscito a spezzare quella spirale di
violenza che, alla fine, lo ha armato. L’UDI sta dedicando
i suoi sforzi per eliminare la violenza di genere dalla vita
di giovani donne e giovani uomini; per questo andiamo nelle
scuole, per questo chiediamo a tutti uno sguardo e una riflessione
profonda su quanto è successo.
Per dire che non dimenticheremo mai Begm Shnez, per stare
vicino a Nosheen, soprattutto per dire BASTA AL MASSACRO DELLE
DONNE, le UDI di Novi, Carpi e Modena, chiamano tutte/i ad
un gesto di solidarietà e di protesta: una fiaccolata che
si svolgerà a Novi – Sabato 9 Ottobre 2010 ore 20,30
Modena,
lì 4 Ottobre 2010
IL COORDINAMENTO UDI MODENA
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