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Andare
camminare lavorare
riceviamo
e pubblichiamo
Andare
camminare lavorare cantava così Piero Ciampi, era il 1975:
Piero Litaliano Avevo allora 25 anni e potreste rispondere:
e con questo? Con questo mi sembra che io dorma perchè vengono
riciclate certe foto tratte dai muri in Italia, dove è scritto
"immigrati x favore, non lasciateci soli con gli italiani".
Giravano in Rete nel 2008, le avevano viste in strada tanti...
e spuntano fuori oggi: si sono svegliati gli Italiani? Mi
sono addormentata io?
"andare camminare lavorare, il meridione rugge, il nord non
ha salite, niente paura, di qua c'è la discesa, andare camminare
lavorare, rapide fughe rapide fughe rapide fughe". E d'altronde
non avevamo già le fotografie di certe imposte e porte con
su scritto Proibito rigorosamente l'ingresso agli italiani?
Ci fu pure la variante del divieto Ai cani e agli ebrei, ma
io non ero ancora nata e ho la giustificazione di dire non
ho visto non ho sentito...
per
tornare alla canzone di quel tipo, che si chiamava Piero Ciampi
e che diceva "andare camminare lavorare i prepotenti tutti
chiusi a chiave i cani con i cani nei canili le rose sui balconi
i gatti nei cortili... andare camminare lavorare andare camminare
lavorare dai, lavorare!" mi chiedo da chi era attaccato, minacciosamente
s'immagina, il nostro Albertone che spernacchiava e poggiava
la mano destra sull'avambraccio sinistro dicendo ... Lavoratoriii?
Chi
non ha sognato di rifare lo stesso gesto, senza conseguenze
ovviamente, a tutti gli Onorevoli Trombetta dell'Emiciclo?
Non
è un film neorealista quello che abbiamo visto a Rosarno...ma
quale Rosarno? E' da anni che vediamo certe rappresentazioni
tragiche, certi sbarchi, senza alzare un dito. Abbiamo visto,
abbiamo sentito, di TUTTO. Ma a noi che ce frega e che ce
'mporta, mica siamo migranti..."E che cos'è questo fuoco?
Pompieri, pompieri,voi che siete seri, puntuali, spegnete
questi incendi nei conventi, nelle anime, nelle banche. Andare
camminare lavorare, queste cassaforti che infernale invenzione,
viva la ricchezza mobile, andare camminare lavorare, andare
camminare lavorare. Lavorare, lavorare!"
Eh,
te possin,stavo tanto bene a Napule, diceva pure Totò ...Noi
dovevamo lasciare cantare con la chitarra in mano Toto Cutugno...sono
l' Italiano, che era fiero e vero, altro che Piero Litaliano,
Quell' Italia che non si spaventa, ed era il 1983. E gli spaghetti
e la chitarra ce l'abbiamo ancora, ce l'hanno lasciata e cantiamo,
cantiamo ...canto anche io, seppure stonata e non fiera. Eccome
ero contenta di andare camminare quando avevo vent'anni, con
lo zaino in spalla, quello da militare, comprato a via Sannio
e andarmene via dall'Italia, a vedere il mondo e a lavorare
come dicevo io, cantando la libertà: " andare a spada tratta,
banda di timidi, di incoscenti, di indebitati, di disperati.
Niente scoramenti, andiamo, andiamo a lavorare, andare camminare
lavorare, il vino contro il petrolio, grande vittoria, grande
vittoria grandissima vittoria...andare camminare lavorare
il passato nel cassetto chiuso a chiave il futuro al totocalcio
per sperare il presente per amare non è il caso di scappare
andare camminare lavorare dai, lavorare! nutriamo il lavoro,
alé! gli agnelli a pascolare con le capre fra i nitriti dei
cavalli, questi rumorosi... vigilati da truppe di pastori,
andare camminare lavorare."
E
come vigilano bene, ci mandano gli eserciti a proteggerci,
costruiranno tante carceri per metterci dentro solo i cattivi
nostri e li mandano via 'sti negroni zozzoni, che ci tolgono
pure il lavoro e non solo puzzano ma si ubriacano sono violenti
,per natura..."niente paura, azzurri, azzurri, attaccare attaccare,
attaccatevi a calci nel sedere, la domenica tutti sul pordoi
a pedalare.Lavorare pedalare lavorare, con i cantanti nell'osteria,
con i contanti, con tanti tanti tanti ... tanti auguri agli
sposi! andare camminare lavorare, la penisola in automobile,
tutti in automobile al matrimonio Alé! la penisola al volante,
questa bella penisola è diventata un volante. Andare camminare
lavorare..."
Andare
camminare lavorare...Nutriamo il lavoro... Abbiamo tutte le
carte in regola. Ho provato una volta ancora, a raccontare
il Ritorno a Casa, da dove vivo, anche se ci sarà e c'è sempre
un clandestino come oggi Khadim, che dopo otto anni da tale
in Italia, aveva deciso di tornare a casa sua, in Senegal,
acquistando con i soldi suoi un biglietto aereo. Ma è stato
arrestato in aeroporto: secondo le leggi dello Stato, potrà
tornare in Patria solo da espulso, fra sette mesi, e per di
più a spese della collettività.
Voleva
andare camminare lavorare e tornare a casa, Khadim, un cittadino
senegalese di 41 anni.
Doriana
Goracci
 
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