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Wikileaks
: rischio pena di morte per divulgazione documenti segreti
di
Rico Guillermo*
I responsabili della pubblicazione su WikiLeaks di oltre 250.000
documenti classificati rischiano forse la pena di morte. E'
questa, infatti, la sanzione prospettata dal rappresentante
repubblicano Pete Hoekstra, membro del Comitato per i servizi
segreti della Camera dei Rappresentanti USA.
Le possibili scelte di sanzioni legali per il sito Wikileaks,
che ha reso noti i documenti segreti del Dipartimento di Stato,
sono limitate, ha detto Hoekstra in un'intervista alla TV
Newsmax. "È evidente che la persona che ha diffuso la notizia
o inciso sul nostro sistema potra' essere ricercata e probabilmente
potremo perseguirla per spionaggio e tradimento forse", ha
detto Hoekstra. "Se li perseguiamo e siamo in grado di condannarli
per tradimento poi entra in gioco la pena di morte".
Wikileaks
e il suo fondatore Assange hanno creato scalpore in luglio
e ottobre con i documenti di stampa riguardante le guerre
in Iraq e in Afghanistan. Nei piu' recenti documenti si citano
in modo poco lusinghiero i leader stranieri, da Silvio Berlusconi
a Putin, da Sarkozy ai vertici cinesi, ma quello che e' piu'
imbarazzante e' il fatto che gli Stati Uniti abbiano messo
in atto spionaggio ai danni dei vertici alleati e dell'ONU.
La
pubblicazione delle informative ha scosso quindi il mondo
diplomatico ed e' stata condannata con fermezza da una schiera
di funzionari dell'amministrazione Obama come imprudente e
pericolosa. I funzionari governativi hanno suggerito che,
oltre a mettere in pericolo le iniziative diplomatiche, la
pubblicazione di queste informazioni potrebbe mettere a rischio
vite umane.
Hoekstra
ha detto che ci vorranno anni per gli Stati Uniti per ricostruire
la fiducia e la credibilita' con i suoi alleati. In merito
alle eventuali responsabilita' dell'amministrazione Obama,
ha commentato, nonostante le divergenze in materia di lotta
al terrorismo, che "Chiaramente questo e' un motivo di imbarazzo
per l'amministrazione, ma questi sistemi sono stati messi
in atto durante l'amministrazione Bush, quindi c'e' una responsabilita'
condivisa tra le amministrazioni Bush e Obama per il casino
in cui siamo in questo momento".
*
si ringrazia Claudio Giusti
 
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