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Giovani
avvocati a congresso "In nome del popolo italiano"
di
staff
A Bari, il 22 ottobre inizieranno i lavori del Congresso Straordinario
dell’Aiga intitolato “In nome del popolo italiano”. Il dibattito
congressuale, che si articolerà in tre sessioni, cercherà
- spiegano i giovani avvocati - di offrire un contributo di
idee per una Giustizia migliore, partendo da una premessa
fondamentale: la giovane avvocatura crede fermamente nella
necessità di una maggiore efficienza degli uffici giudiziari
perché dal raggiungimento di questo obiettivo dipendono la
effettiva tutela dei diritti ed il prestigio dell’intera categoria.
Dall’esame
dei dati disponibili emerge che:
1)
i magistrati in organico dovrebbero essere 10.151 ma quelli
effettivamente in servizio sono 8.973;
2) ben 175 magistrati sono collocati fuori ruolo, ossia sono
destinati a funzioni non giudiziarie;
3)
tra il 14 novembre 2009 ed il 13 maggio 2010 il CSM ha autorizzato
quasi mille incarichi extragiudiziari per un totale di 9.263
ore sottratte alla giurisdizione;
4)
in media i tribunali smaltiscono ogni anno un numero di cause
civili corrispondente a quelle nuove, ma dietro questo dato
si confondono standard di assoluta eccellenza di alcuni uffici
e rendimenti assolutamente scadenti di altri;
5)
le Corti d’appello ed i giudici di pace stanno accumulando
un arretrato spaventoso aggravato, soprattutto per le Corti
distrettuali, da un costante aumento dei tempi processuali;
6)
i processi civili pendenti sono oltre 5 milioni e costituiscono
un peso destinato a vanificare gli effetti di ogni riforma
processuale;
7)
nel 2008 i reati che si sono estinti per prescrizione sono
stati 154.665 e per ben il 70% di questi la prescrizione è
maturata prima ancora che fosse esercitata la azione penale;
8)
la obbligatorietà della azione penale è un principio costituzionale
privo di effettività poiché gli uffici delle procure non riescono
ad istruire tutte le notizie di reato e tanto meno riescono
a promuovere l’azione nei confronti di tutti gli indagati
per i quali vi siano elementi sufficienti per chiedere il
rinvio a giudizio;
9)
i riti alternativi, in particolar modo il patteggiamento,
non hanno mai avuto una convinta diffusione;
10) la esecuzione coattiva di un credito si arena molto spesso
dinanzi alla impossibilità di individuare adeguati beni patrimoniali
del debitore e, se a subire la esecuzione è la Pubblica Amministrazione,
la azione è ulteriormente ritardata o impedita a causa di
una serie di “privilegi” di cui godono lo Stato e gli enti
pubblici.
Da questi numeri e da questi dati, a giudizio dei giovani
avvocati AIGA non può prescindere alcuna seria riforma, che
richiederebbe senz’altro maggiori risorse ma anche, ed innanzitutto,
la presa d’atto che la durata ragionevole dei processi si
attua focalizzando le patologie e correggendole con una migliore
allocazione delle scarse risorse. Risorse, però, che devono
esserci – ed in questo senso è evidente la necessità di un
reclutamento straordinario di magistrati quanto meno per coprire
tutti i posti in organico – o devono essere recuperate – ad
esempio restituendo alla giurisdizione molti giudici oggi
adibiti ad altre funzioni – oppure devono essere formate incentivando
le capacità manageriali dei capi uffici, se del caso anche
attraverso una loro maggiore responsabilizzazione.
Ma
è anche fin troppo chiaro, afferma l'AIGA, che un migliore
impiego delle risorse umane od un loro potenziamento non sarebbero
da sole sufficienti: la Giustizia penale fatica a punire le
innumerevoli fattispecie di reato contemplate da una alluvionale
legislazione di diritto sostanziale ed è per di più ostaggio
del dogma della obbligatorietà della azione penale, la cui
pignola attuazione condannerebbe l’intero sistema processual-penalistico
alla paralisi ma la cui costante disapplicazione da parte
dei sostituti procuratori – che scelgono a loro discrezione
su quali indagini concentrare il maggiore impegno – mina il
principio di eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla
legge; la Giustizia civile, invece, si dibatte tra la difficoltà
di assicurare la tutela processuale ad un numero sempre più
ampio di diritti e la necessità di garantire l’accertamento
delle singole ragioni entro un tempo ragionevole.
La
soluzione di queste contraddizioni, apparentemente insanabili,
"non può e non deve cercarsi abbassando le tutele processuali
dell’indagato e/o dell’imputato né può consistere nella 'esternalizzazione'
di parti importanti del contenzioso civile", affermano
i giovani avvocati: "La democrazia, infatti, è un sistema
politico che si regge sulla equilibrata separazione dei suoi
tre poteri fondamentali ed è destinata a vacillare se uno
di questi, segnatamente quello giudiziario, inseguendo il
mito della efficienza, sia disposto ad abdicare al compito,
affidatole dalla Costituzione, di assicurare la civile convivenza
attraverso la composizione dei conflitti".
Alla prima sessione, intitolata “il processo penale: in attesa
di giudizio”, interverranno il Prof. Rossano Ivan Adorno,
l’Avv. Guido Calvi, il Dott. Stefano D’Ambruoso, il Prof.
Vincenzo Garofoli, il Sen. Luigi Li Gotti, l’On. Benedetto
Fabio Granata, il Dott. Antonio Laudati, il Dott. Marcello
Maddalena, l’Avv. Filiberto Palumbo, l’On. Gaetano Pecorella,
l’Avv. Ettore Randazzo, l’Avv. Valerio Spigarelli, l’On. Lanfranco
Tenaglia e modererà l’Avv. Antonella Bona.
Alla
seconda sessione, intitolata “il processo civile: giusto ……
in tempo”, interverranno l’Avv. Luigi Ancona, l’Avv. Pasquale
Barile, il Dott. Mario Barbuto, il Sen. Filippo Berselli,
l’On. Cinzia Capano, il Prof. Giorgio Costantino, l’Avv. Angelo
Esposito, la Dott.ssa Giuliana Palumbo, il Prof. Andrea Pisani
Massamormile, il Prof. Gian Paolo Prandstaller, l’Avv. Celestina
Tinelli e modererà l’Avv. Rolando Dalla Riva.
Alla terza sessione, intitolata “il valore della giurisdizione:
diritto – potere – democrazia”, interverranno il Prof. Modestino
Acone, l’Avv. Emilio Nicola Buccico, l’Avv. Gianni D’Innella,
la Dott.ssa Maria Carla De Cesari, l’Avv. Maurizio De Tilla,
l’On. Antonino Lo Presti, l’On. Pierluigi Mantini, l’On. Erminia
Mazzoni, il Dott. Roberto Natale, l’On. Andrea Orlando, il
Dott. Luca Palamara, il Prof. Pietro Perlingieri, il Sen.
Gaetano Quagliariello, il Prof. Eligio Resta, l’Avv. Antonio
F. Rosa, il Prof. Giuliano Scarselli, l’Avv. Marco Ubertini,
l’Avv. Emmanuele Virgintino e modererà l’Avv. Antonio Volanti.
I
lavori saranno aperti dall’Avv. Stefania Ciocchetti e saranno
conclusi dal Presidente dell’Aiga, Avv. Giuseppe Sileci.
 
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