Due
donne , due storie
di
Claudio Giusti*
11
gennaio 2003 Il Governatore dell’Illinois George Ryan commuta
tutte le condanne a morte
Due donne, due storie. Ambedue hanno commesso un delitto orribile.
Tutte e due sono state vittime di un marito violento.
Per l'una e l'altra un matrimonio fatto di abusi fisici, psicologici
e sessuali, è finito con l’uccisione del coniuge.
La prima, Gaile Owens, lo ha fatto assassinare da un balordo
trovato per strada. La seconda, Mary Winkler, lo ha lasciato
morire dissanguato dopo avergli sparato a sangue freddo.
Per
ambedue lo stesso famoso psichiatra ha diagnosticato, a vent’anni
di distanza, la “battered woman's syndrome”: un’attenuante
che le corti americane considerano decisiva. Ma qui le loro
strade si dividono.
Mary Winkler ha trascorso 67 giorni in un ricovero psichiatrico.
Ora è libera e ha ottenuto la custodia dei figli.
Gaile
Owens è da vent’anni nel braccio della morte e fra poco la
uccidono.
Entrambe
le storie vengono dal Tennessee dove altri casi simili, se
non uguali, dimostrano quanto fossero giuste le parole del
giudice Blackmun: “Sono passati vent’anni da quando questa
Corte [Suprema] proclamò che la pena di morte può essere imposta
solo ed esclusivamente in maniera equa e con una ragionevole
coerenza (…), [ma] nonostante gli sforzi degli Stati e delle
corti per escogitare formule legali e regole procedurali adatte
a raggiungere questa impegnativa sfida, la pena di morte rimane
intrisa di arbitrarietà, discriminazione, capriccio ed errore.
(…)
Da oggi in poi non mi gingillerò più nel tentativo di riparare
il meccanismo della morte. Per più di 20 anni ho cercato (in
realtà ho lottato) insieme alla maggioranza della Corte nel
tentativo di sviluppare regole procedurali e sostanziali che
portassero a qualcosa di più di una mera apparenza di equità
nell’applicazione della pena di morte.
Piuttosto che continuare a cullarmi nell’illusione della Corte
che si sia raggiunto il livello accettabile di equità (…),
mi ritengo moralmente e intellettualmente obbligato ad ammettere
che l’esperimento della pena di morte è fallito. (…) [e che]
la domanda di base: - il sistema determina accuratamente e
coerentemente quale accusato “merita” di morire? – non può
avere una risposta affermativa.” Supreme Court
Justice Blackmun, dissenting in Callins v Collins 1994
NOTE:
Per i dettagli dei casi vedi:
The uneven hand of justice in TN murders Comparison of similar
crimes leaves you wondering: Why is Gaile Owens facing execution?
The
Tennessean December 20, 2009
Deeper
look shows even more cases of unequal justice Owens on death
row while others are free The
Tennessean January 10, 2010
*
membro del Comitato Scientifico dell'Osservatorio
 
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