23 luglio 2009

 
     

Riforma forense punitiva per i giovani avvocati secondo UGAI
di osservatoriosullalegalita.org

"Persino il Ministro Alfano - forse con un minimo di pudicizia politica - ha bloccato ieri la riforma forense, favorevole alle gerachie ordinistiche, e contro la base della classe forense", lo ha dichiarato ieri l'avv. Gaetano Romano, presidente dell'Unione Giovani Avvocati Italiani, aggiungendo: "Siamo fieri di essere stati gli unici a non avere contribuito in alcun modo a redigere questa proposta di controriforma forense, supportata da enti istituzionali ed associazionistici forensi, che non riconosciamo da anni come nostri interlocutori."

Nello specifico, spiega Romano, si vuole confermare innanzitutto il cd "business" della formazione coattiva ,a spese dei legali ,che tanto dissenso sta determinando nella base degli avvocati italiani, e che ha portato l'Ordine di Roma a rendere sostanzialmente non obbligatoria la formazione ove non se ne possa garantire la gratuità. "Nel comitato ristretto parlamentare - composto principalmente da avvocati cassazionisti - e' stata aggiunta una invereconda 'chicca', ovvero l'esenzione ex art 10 comma 2 dalla formazione coattiva per avvocati che patrocinano innanzi alle supreme corti, per i docenti e per i politici (si va dai Parlamentari Europei agli assessori!)" denuncia Romano "Il tutto a danno dei giovani avvocati che rimarrebbero gli unici a dovere sostenere i costi - che ricadranno sui consumatori - e le perdite di tempo per la formazione coattiva. Indegne della Repubblica italiana - fondata sul diritto al lavoro - le richieste di cancellazione dall'albo degli avvocati per asserita mancata continuità professionale".

Inoltre "L'abolizione dell'abilitazione automatica per diventare cassazionista - voluta sostanzialmente dal Consiglio Nazionale Forense composto solo da avvocati già cassazionisti - risponde ad una miopia gerontocratica che vede i giovani avvocati quali unici bersagli predestinati della riforma - nota il presidente ........ - L'iter per diventare specialista e l'assicurazione civile obbligatoria rappresentano rispettivamente perdite di tempo ed inedite spese per gli avvocati, la cui professione viene così burocratizzata ed il cui esercizio viene reso oltremodo oneroso. In ultimo, il Consiglio Nazionale Forense - invece di inserire delle legittime quote fisse di salvaguardia per le donne avvocato, inesistenti, al proprio interno - ha ritenuto di richiedere vergognosamente l'ultrattività del proprio organismo e di quelli territoriali (art. 64 comma 2). Crediamo che sia doveroso che ,chi ha sollecitato questa controriforma, si sottoponga al giudizio della base degli avvocati per le elezioni forensi di inizio 2010".

In ultimo, la ......... sottolinea "come l'iter di discussione in Commissione Giustizia del Senato della Repubblica Italiana sia stato degno quasi di una 'Camera dei Fasci e delle Corporazioni' degli anni 2000, attesa che è stata invertita la prassi di una democrazia parlamentare di chiamare in audizione, enti asseritamente rappresentativi della categoria forense, solo dopo la redazione endoparlamentare di un progetto di legge. E' avvenuto per converso che sia stata delegata prima all' organo oggetto della riforma - paradossalmente proprio il Consiglio Nazionale Forense - la stesura di un progetto di legge per poi introdurre ulteriori elementi parlamentari peggiorativi di una riforma medievale".

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