16 maggio 2009

 
     

Omofobia , giornata mondiale : intervento dal Consiglio d'Europa
di Gabriella Mira Marq

"Tutti sanno che gli omosessuali sono stati arrestati e inviati in campi di concentramento dai nazisti, ma è meno noto che dopo essere stati liberati dai campi di sterminio, molti omosessuali sono stati costretti a continuare le loro condizioni di detenzione". Lo ha ricordato il segretario generale del Consiglio d'Europa Terry Davis in occasione della Giornata mondiale contro l'omofobia, che di celebrera' domani 17 maggio.

"Questo può sembrare scioccante - ha proseguito Davis - ma è coerente con la radicata discriminazione contro gli omosessuali in Europa in quel momento. Ed è altresì coerente con la discriminazione contro gli omosessuali nei decenni che seguirono". Davis ha spiegato che fino al 1990 - quando l'Organizzazione mondiale della sanità ha rimosso l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali - l'omosessualità era ancora un reato in diversi paesi europei.

Oggi, ha notato Davis, essere omosessuali non comporta piu' il rischio di incarcerazione, almeno non in uno Stato membro del Consiglio d'Europa, ma la discriminazione e l'omofobia esiste ancora e non solo ai margini della società.

Davis ha condannato la violenza perpetrata da omofobi "skinheads", ma ha detto che la sua vera preoccupazione sono alcuni partiti politici: "E' inaccettabile - ha detto - che alcune persone in posizioni istituzionali o di autorità morale in Europa ancora si comportino come se la Convenzione europea sui diritti umani non si applicasse agli omosessuali. Le persone che discriminano spesso invocano la moralita' per giustificare il loro atteggiamento. Essi toccano un punto importante, ma lo fanno in modo sbagliato. Non è che gli omosessuali sono immorali. Lo sono gli omofobi".

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