21 aprile 2009

 
     

Palestina : HRW , Hamas e Fatah torturano e uccidono oppositori
di Mauro W. Giannini*

Hamas e' responsabile di attacchi contro gli oppositori politici e i sospetti collaboratori di Gaza che hanno portato alla morte di almeno 32 Palestinesi e al ferimento di diverse decine di persone durante e dopo la recente offensiva militare israeliana. Lo ha detto Human Rights Watch in un rapporto pubblicato ieri, invitando il gruppo palestinese a cessare tali sue azioni e i leader di Hamas a Gaza di individuare i responsabili.

La relazione, dal significativo titolo "Sotto la copertura della guerra: la violenza politica di Hamas a Gaza" documenta un modello instauratosi dalla fine del dicembre 2008 nella striscia con arresti e detenzioni arbitrarie, torture ed esecuzioni extragiudiziali commessi da presunti membri di Hamas. La relazione si basa su interviste con le vittime ed i testimoni e relazioni di gruppi per i diritti umani palestinesi.

L'ondata di attentati ha avuto inizio durante l'operazione militare di Israele, dal 27 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009 ed e' proseguita per tre mesi. "Durante l'attacco di Israele a Gaza, Hamas ha agito con violenza contro i suoi oppositori politici e quelli considerati collaboratori con le forze israeliane", ha detto Joe Stork, vice direttore di Human Rights Watch per la divisione Medio Oriente e Nord Africa, spiegando che arresti illegali, torture e uccisioni sono continuati anche dopo la cessazione dei combattimenti, in beffa alle affermazioni di Hamas di difendere la legge".

La violenza politica a Gaza e in Cisgiordania non e' nuova. Nel corso degli ultimi tre anni, Hamas e la sua principale rivale, Fatah, che controlla la Cisgiordania, hanno effettuato arresti arbitrari di ogni sostenitori altrui, poi detenuti e sottoposti a tortura e maltrattamenti. Tuttavia - anche per le ultime violazioni a Gaza - le autorita' di Hamas non hanno ancora affrontato seriamente i crimini da parte delle loro 'forze di sicurezza' durante e dopo l'attacco israeliano.

Il Ministero degli Interni ha istituito il 16 aprile una commissione che dirige le indagini. Intervistato il 15 e 16 aprile, un portavoce di Hamas, Fawzi Barhoum, e il portavoce del ministero degli Interni di Gaza, Ihab al-Ghusein, Human Rights Watch hanno detto che Hamas aveva esplicitamente vietato l'eccessivo uso della forza da parte delle forze di sicurezza dopo l'operazione militare israeliana, ma hanno detto che le forze di Hamas potrebbero non aver impedito le violazioni durante l'attacco israeliano a causa del caos dei combattimenti. Ma, secondo la relazione, la natura sistematica di molte delle esecuzioni e attentati e il fatto che le uccisioni sono continuate dopo l'offensiva israeliana, confutano queste affermazioni.

In particolare preoccupa la diffusa pratica della mutilazione di persone sparando loro nelle gambe. Secondo la Commissione Indipendente per i Diritti Umani (ICHR), il difensore civico dei diritti umani dell'Autorità palestinese, uomini mascherati e armati hanno colpito almeno 49 persone nelle gambe tra il 28 e il 31 gennaio. Alcune delle vittime, intervistate, hanno accusato Hamas. I sequestri e le gravi percosse sono un'altra grande preoccupazione. Secondo la ICHR, uomini non identificati hanno spezzato le gambe e le braccia di 73 uomini di Gaza dal 28 dicembre al 31 gennaio. Alcune delle vittime sono convinte che gli autori siano uomini di Hamas.

Durante i periodi di conflitto armato, Hamas, come effettiva autorita' nella striscia di Gaza, ha il diritto di adottare misure adeguate per garantire la sicurezza, compresa la detenzione di persone che pongono rischi per la sicurezza autentico, commenta HRW, ma l'abuso fisico, compresa la tortura e le esecuzioni sommarie, e' severamente vietato in tutte le circostanze. Ai sensi del diritto internazionale, non vi possono essere detenzioni arbitrarie ne' si puo' prendere a bersaglio un gruppo o una categoria di persone per motivi politici. Dal canto suo, Fatah, l'autorita' che gestisce la Cisgiordania, avrebbe aumentato le misure repressive nei confronti di membri e sostenitori di Hamas in quella regione.

Dal 28 dicembre al 28 febbraio, i gruppi per i diritti umani palestinesi hanno registrato 31 reclami di residenti che hanno detto di essere stati torturati da gruppi guidati dalle forze di sicurezza di Fatah ed avrebbero registrato la morte di uno conosciuto in stato di custodia cautelare e la detenzione arbitraria di due giornalisti di una stazione televisiva privata considerati pro Hamas.

Gli Stati Uniti e l'Unione Europea - che finanziano e formano le forze di Fatah in Cisgiordania - non hanno espresso alcuna critica pubblica di tali gravi violazioni dei diritti umani.

* si ringrazia Claudio Giusti

Speciale diritti

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