Ucciso
perche' scriveva troppo
di
staff
Nel
libro "C'ERANO BEI CANI MA MOLTO SERI - Storia di mio fratello
Giovanni ucciso perché scriveva troppo", l'autore racconta
in prima persona la vita e la morte del fratello, corrispondente
del giornale L’Ora, ucciso a Ragusa nel 1972 all’età di 25
anni.
Una
storia di drammatica attualità che spiega perché in Italia,
ai giorni nostri, un cronista corre seri pericoli ogni volta
che tratta notizie sgradite a qualche potentato criminale,
e di fronte alle minacce è costretto all’auto-censura o una
vita sotto scorta.
Alberto
Spampinato e' un giornalista. Da dieci anni segue il Quirinale
per l’Agenzia l’ANSA. Dal 2008 dirige OSSIGENO, l’Osservatorio
FNSI-Ordine dei Giornalisti sui cronisti minacciati e le notizie
oscurate con la violenza.
Il
libro ha vinto il Premio Giancarlo Siani 2009.
C'erano dei beni cani ma molto seri
Storia di mio fratello Giovanni ucciso perché
scriveva troppo
di Alberto Spampinato
ed Ponte alle grazie 2009
 
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