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Terzani
, la Cina , la rivoluzione : una promessa tradita
di
Rico Guillermo
"La
porta proibita" e' un libro scritto oltre 20 anni fa
ma ristampato di recente, certo per la fama del suo autore,
ma probabilmente anche a causa della grande attualita' del
contenuto.
Tiziano
Terzani, giornalista corrispondente per quotidiani italiani
e tedeschi, giunto in Cina senza pregiudizi mentre governava
Deng Xiaoping, ci racconta infatti dall'interno la realta'
postrivoluzionaria del Paese orientale, il tradimento della
promessa fatta al popolo, l'omologazione del pensiero, i privilegi
della nomenclatura, la facciata presentata ai visitatori,
la persecuzione dei dissidenti che continua anche oggi che
la Cina si e' dovuta aprire all'economia occidentale.
Dal
libro emerge l'amore per la Cina (in cui Terzani visse quattro
anni, prendendo un nome cinese e mandando i figli alle scuole
locali) e per il suo popolo, con dettagli sugli aspetti umani
e culturali pre e post rivoluzione e dalla descrizione accurata
di Pechino e delle sue trasformazioni. Ed emerge l'amore dello
scrittore per la pace, la liberta' e i diritti umani. Amori
entrambi 'traditi' dai risultati della rivoluzione cinese.
Per
la sua onesta' nel raccontare la realta', Terzani fu arrestato
a Pechino, dichiarato "non adatto" a vivere nel
Paese e quindi espulso. Il libro fu pubblicato otto mesi dopo,
ma e' chiaramente frutto degli anni precedenti, tanto che
egli pote' affermare: "Non
ho scritto quello che ho scritto perché sono stato cacciato
dalla Cina. Sono stato cacciato dalla Cina perché ho scritto
quello che ho scritto".
La
porta proibita
di Tiziano Terzani
Ed. Tea 2008
pagg. 270, euro 10,00
 
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