16 febbraio 2009

 
     

Diritti : voci contro la barbarie
di red

Quella dei diritti umani è stata una rivoluzione silenziosa ma profonda. A partire dalla seconda metà del Novecento, la cultura dei diritti umani ha lentamente modificato istituzioni e rapporti internazionali e sollecitato una profonda trasformazione di regimi politici e sociali, sradicando anche miti consolidati (per esempio, l’idea di “dominio riservato” di ogni stato, inviolabile e chiuso a ogni ingerenza esterna, mito cui solo la Cina resta oggi abbarbicata).

La violazione di un diritto in un paese è sentita come tale in ogni parte del mondo. La distinzione tra cittadino e straniero è stata travolta: esiste ora solo la persona umana. È morto il vecchio dogma che faceva degli stati sovrani gli unici soggetti della comunità internazionale: oggi anche gli individui hanno voce in capitolo, benché non ovunque nella stessa misura. La società internazionale ha visto emergere alcuni “principi costituzionali supremi” tra cui i divieti di genocidio, schiavitù, tortura, discriminazione razziale.

In "Voci contro la barbarie" Antonio Cassese ha raccolto le voci più significative di quanti si sono battuti perché ciò avvenisse, commentandole, e così accompagnandoci nelle svolte ideali e nei “casi” più importanti in cui la cultura dei diritti umani è stata messa alla prova: da Benjamin Costant, a Nelson Mandela, ad Amos Oz, attraverso documenti e testimonianze, dichiarazioni ufficiali, sentenze, brani letterari.

Antonio Cassese è professore di Diritto internazionale alla Facoltà di Scienze politiche Cesare Alfieri di Firenze. È stato presidente del Comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura e poi primo presidente del Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia, per il quale quale ha operato come giudice fino al 2000. Nel 2001-2002 ha tenuto a Parigi la Chaire internationale de recherche Blaise Pascal. Nel 2002 ha ottenuto il premio della Académie Universelle des Cultures, presieduta da Elie Wiesel, “per il carattere eccezionale del suo contributo alla tutela dei diritti umani in Europa e nel mondo”.

Nel 2004 è stato nominato da Kofi Annan presidente della Commissione internazionale di inchiesta dell’Onu sui crimini nel Darfur. Nel gennaio 2005 la Commissione ha presentato le proprie conclusioni al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ottenendo che il Consiglio deferisse i crimini nel Darfur alla Corte Penale Internazionale. Ha scritto per “il Messaggero” e “la Stampa”, attualmente collabora con “la Repubblica”.

Voci contro la barbarie
La battaglia per i diritti umani attraverso i suoi protagonisti
di Antonio Cassese
Ed. Feltrinelli
Pagg 384 Euro 25,00

Speciale diritti

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