14 febbraio 2009

 
     

Medici , denuncia dei clandestini e polemiche : una soluzione
riceviamo e pubblichiamo

Si è fatto un gran clamore sul decreto che abolisce l'obbligo dei medici di non denunciare gli immigrati irregolari che ricorrono alle cure sanitarie.

Pur non condividendo la nuova norma e la filosofica che la anima, noto una certa ipocrisia da parte di politici, amministratori locali e di rappresentanti sindacali della categoria.

Cosa serve la circolare di una regione che invita i medici ad uniformare il comportamento nella continuità della riservatezza? Basta mettere il cartello plurilingue all'ingresso di un ospedale che rassicuri gli immigrati bisognosi di cure.

No, secondo me, non basta. Rischiamo un adesione ai principi etici a macchia di leopardo, magari collegata alle simpatie politiche del singolo medico.

La soluzione allora è quella di un intervento massiccio e capillare dell'Ordine dei medici. Solo una presa di posizione chiara dell'Ordine professionale, interpretativa e applicativa del codice deontologico, può dirimere ogni discrezionalità individuale.

Occorre cioè assoggettare a procedimento disciplinare con sospensione o esclusione dall' Ordine ogni medico che utilizzi la novità legislativa per denunciare gli immigrati irregolari violando in questo modo il "giuramento di Ippocrate".

A mio parere questa soluzione è quella più pratica, perchè le circolari della regione, le dichiarazioni contro il governo e contro la Lega, pur legittime, rischiano di non portare a niente e di apparire strumentali alla pura lotta tra partiti.

Domenico Ciardulli

Speciale immigrazione

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