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                    USA 
                    : Corte Suprema da' una chance di vita a Troy Davis 
                    di 
                    Rico Guillermo* 
                  La 
                    Corte suprema degli Stati Uniti ha ordinato oggi a maggioranza 
                    che la giustizia federale della Georgia prenda in esame la 
                    protesta di innocenza di Troy Anthony Davis, condannato a 
                    morte per omicidio e piu' volte giunto ad un passo dall'esecuzione. 
                   
                    Dato che negli anni successivi alla condanna di Davis (avvenuta 
                    senza ritrovamento dell'arma del delitto o di tracce di DNA, 
                    ed esclusivamente sulla base di prove testimoniali) la quasi 
                    totalita' dei testimoni ha ritrattato, la Corte Suprema ha 
                    chiesto alla Corte Distrettuale di accertare i fatti come 
                    se all'epoca del verdetto fossero state disponibili le nuove 
                    prove, che "stabiliscono chiaramente l'innocenza" di Davis. 
                    I giudici Antonin Scalia e Clarence Thomas hanno espresso 
                    parere dissenziente. Il nuovo membro della Corte, il giudice 
                    Sonia Sotomayor, non ha preso parte al giudizio della Corte. 
                     
                  L'azione 
                    e' stata estremamente insolita, perche' Davis aveva depositato 
                    quello che viene chiamato un atto di habeas corpus - con il 
                    quale si chiede la liberazione in assenza di motivazioni per 
                    essere trattenuti in carcere - depositata direttamente presso 
                    la Corte suprema, piuttosto che nei tribunali inferiori, un 
                    fatto successo molto di rado. Il giudice Scalia - un conservatore 
                    molto vicino a Bush e Cheney - ha notato nella sua opinione 
                    in dissenso che il Tribunale non aveva accettato una richiesta 
                    simile "da quasi 50 anni.". Ma la particolarita' dell'azione 
                    e' consistita anche nel fatto che la Corte di norma non intraprende 
                    azioni di questo peso durante la sua pausa estiva. Decisione 
                    presa senza spiegazioni.  
                  Dato 
                    che - a parte i voti in dissenso - non e' stato divulgato 
                    come abbiano votato gli altri magistrati della Corte - vi 
                    e' molta curiosita' sulle posizioni espresse da manistrati 
                    pure abbastanza conservatori, come il presidente della Corte 
                    Suprema, John G. Roberts, voluto alla guida della Corte dall'allora 
                    presidente Bush o come il giudice pure nominato da Bush, Samuel 
                    A. Alito, Jr. 
                   
                    Al processo Troy Anthony Davis (un ex poliziotto nero), ammise 
                    di essere stato sulla scena della sparatoria, ma sostenne 
                    (come sempre in seguito) di non aver aggredito ne' ucciso. 
                    Da 18 anni nel braccio della morte, la sua esecuzione, gia' 
                    prevista il 17 luglio 2008, era stata sospesa in attesa di 
                    verificare la situazione a seguito delle ritrattazioni dei 
                    testimoni e della comparsa di sospetti a carico di un altro 
                    uomo.  
                  A 
                    ridosso dell'esecuzione, si scateno' una campagna nazionale 
                    e internazionale (cui partecipo' attivamente anche il nostro 
                    sito) per chiedere la grazia per Troy Davis. Presero pubblicamente 
                    posizione in suo favore il segretario generale del Consiglio 
                    d'Europa, e la prestigiosa rivista TIME, in un editoriale 
                    intitolato: "La Georgia uccidera' un uomo innocente?". Suor 
                    Helen Prejean (l'autrice di Dead man walking) e l'arcivescovo 
                    sudafricano Desmond Tutu, ma anche fautori della pena di morte 
                    come William S. Sessions, ex direttore dell'FBI, promossero 
                    una petizione all'Ufficio Perdoni e Parole della Georgia per 
                    commutare la condanna di Davis alla prigione a vita.  
                  Sessions, 
                    che ha servito sotto Reagan, Bush padre e Clinton, ha scritto 
                    anche una lettera aperta sulla questione per il Journal- Constitution 
                    di Atlanta. In particolare egli ha scritto che "sarebbe intollerabile 
                    eseguire un uomo non colpevole. Sarebbe ugualmente intollerabile 
                    eseguire un uomo senza che i suoi reclami di innocenza fossero 
                    mai stati considerati dai tribunali o dall'esecutivo". 
                  Nel 
                    marzo 2008, il presidente della Corte Suprema della Georgia 
                    ed altri due giudici della Corte avevano scritto che, con 
                    l'emergere delle nuove testimonianze a carico di un altro 
                    uomo e la ritrattazione delle precedenti, una giuria probabilmente 
                    non potrebbe emettere oggi un verdetto di condanna a carico 
                    di Troy Davis oltre ogni ragionevole dubbio. 
                     
                  *si 
                    ringrazia Claudio Giusti 
                     
                   
                    Dossier 
                    giustizia USA 
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