01 giugno 2009

 
     

Berlusconi , le veline e la privacy : come creare confusione ad arte
di Rita Guma*

Tre precisazioni si rendono necessarie dopo i recenti commenti e dichiarazioni inerenti la vicenda del presidente del Consiglio, commenti e dichiarazioni che fanno volutamente confusione su quanto a noi invece appare molto chiaro, ed adottano due pesi e due misure per le persone normali e per quelle che si ritengono evidentemente al di sopra di tutto, raccontando invece di agire in tal modo per il bene generale.

1- Berlusconi ha dichiarato alla stampa: "Sono spiaciuto che si portino sulle prime pagine dei giornali situazioni che dovrebbero attenere esclusivamente alla vita di una famiglia.".
Tuttavia la situazione illustrata non interessa soltanto la vita di famiglia, poiche' nella questione si ventila un rapporto con minorenni.
Un rapporto con minorenni e' una questione giudiziaria, e - se vi e' coinvolto un politico - una questione pubblica.
La questione della scelta delle candidate alle elezioni e' poi una questione politica, e quindi anch'essa di interesse pubblico, anche se dovrebbe esserlo altrettanto la modalita' di scelta dei candidati uomini.
E cio' sia detto anche per le dichiarazioni di tenore analogo dei vari sostenitori politici di Berlusconi e delle 'donne' del presidente, da Carfagna a Santanche', che cercano di ridurre la faccenda ad una questione semplicemente privata, cercando di far apparire guardoni i cittadini che vogliono sapere chi li governa e i giornalisti che cercano di rispondere a questa giusta esigenza.

2- altrettanto politica e' la questione se il premier dica la verita' ai cittadini sulle importanti questioni di cui sopra.
In altre democrazie occidentali il capo dell'esecutivo e' stato messo sotto inchiesta e/o e' stato costretto alle dimissioni per aver mentito al Paese su questioni analoghe.
Ricordiamo il presidente Clinton, che fu inquisito e interrogato pubblicamente da un giudice sui suoi rapporti su Barbara Lewinsky e fu sottoposto ad un procedimento di impeachment per aver mentito agli Americani. Nixon fu invece costretto alle dimissioni.
Proprio Clinton fu sottoposto in totale, durante la sua presidenza, a ben 14 indagini della magistratura, senza ribellarsi come fa invece Berlusconi.
Il sottosegretario agli Interni Mantovano - ad '8 e mezzo' su La7 - di fronte a questo dato ha detto che la magistratura in quei Paesi non e' politicizzata.
Mantovano dovrebbe sapere che negli Stati Uniti i magistrati sono in parte elettivi, quindi fanno campagna elettorale (che va pure finanziata), quindi sono di fatto parte integrante del sistema politico.

3- Berlusconi ha detto: "Io credo davvero che non si possa accettare che si continui con questo sistema per cui nessun cittadino italiano, quando solleva un telefono, è sicuro di parlare riservatamente con i propri cari e la propria moglie".
E infatti non lo accettiamo anche noi.
Come privati cittadini italiani, alcuni di noi del'Osservatorio sulla legalita' e sui diritti Onlus siamo stati schedati nel dossier di Pio Pompa, allora agente del SISMI, che asseriva di lavorare a beneficio del presidente del Consiglio di allora, Silvio Berlusconi.
Ad oggi non ci e' giunta alcuna notizia su cosa a destra e a sinistra si intenda fare di concreto per punire chi ha schedato noi e controllato giornalisti e magistrati apparsi in quello stesso dossier.
Sentendo le affermazioni di Berlusconi ci saremmo attesi da parte del suo governo inchieste severissime e punizioni esemplari per chi ha schedato e controllato centinaia di cittadini (in quel caso non era solo la magistratura, a poter procedere, trattandosi di impiegati dello Stato), ma tutto e' finito nella solita nebbia (peraltro bipartisan).
Sappiamo bene invece quali "cittadini" verranno tutelati dalla legge sulle intercettazioni che si vuole approvare a suon di fiducia: politici scorretti, faccendieri e criminali.
Gli altri non hanno niente da nascondere, e infatti noi dell'Osservatorio siamo contrari al ddl Alfano sulle intercettazioni che a Berlusconi sta tanto a cuore.

* presidente dell'Osservatorio sulla legalita' e sui diritti onlus

Speciale etica e politica

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