13 maggio 2009

 
     

Pena di morte : USA , condannato con prove sbagliate sara' libero
di Rico Guillermo*

Lo stato del Tennessee ha lasciato cadere tutte le accuse contro Paul G. House, un pregiudicato per stupro detenuto nel braccio della morte da quando fu condannato alla pena capitale, avvenuta nel 1985 con l'accusa di aver stuprato, picchiato a morte ucciso una donna, Carolyn Muncey.

La condanna si era basata principalmente su prove circostanziali. Il sangue trovato sui vestiti di House e lo sperma rinvenuto sulla donna ed analizzati dal laboratorio del'FBI a Washington furono utilizzati contro l'imputato al processo come prova, perche' compatibili - a detta di un perito federale - con quello della vittima e di House rispettivamente. Ma con la prova del DNA fu poi riconosciuto che lo sperma apparteva al marito della Muncey.

House si proclamava innocente ed un confronto temporale mostrava l'impossibilita' di percorrere le distanze e commettere il delitto nell'arco di tempo per il quale l'uomo non disponeva di un alibi. Con il tempo era emersa anche qualche testimonianza a carico del marito della vittima - un forte bevitore noto per aver procurato alla moglie piu' di un occhio nero e lividi - ma la polizia l'aveva ignorata.

Nel 2004 il caso di House era stato preso in considerazione dalla Corte d'Appello degli Stati Uniti, un gruppo di 15 giudici federali. Otto di essi lo avevano dichiarato colpevole, ritenendo dovesse essere giustiziato, mentre per sei di loro era innocente e doveva essere liberato. Per il quindicesimo giudice, egli avrebbe dovuto avere un nuovo processo.

Nel 2006 la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva esaminato il caso analizzando la questione del nuovo test del DNA e i dubbi sulle macchie di sangue sui vestiti di House. A giudizio della Corte e' ragionevole ritenere che i giurati non avrebbero trovato l'imputato colpevole sulla base di questi nuovi elementi di prova. Per tale ragione sono aumentate le questioni costituzionali che avrebbero poi condotto al ribaltamento della condanna, mentre nel 2008 un giudice ha ordinato al Tennessee la scarcerazione di House, in attesa di un nuovo processo.

Ora House e' libero e non ha piu' accuse pendenti sulla testa, ma ha trascorso piu' di vent'anni nel braccio della morte (quindi non solo privato della liberta', ma anche in attesa di esecuzione) a causa di prove inconsistenti, ed ormai vive su una sedia a rotelle a causa di una malattia degenerativa emersa mentre era in carcere.

* si ringrazia Claudio Giusti

Speciale giustizia USA

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