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22 ottobre 2008
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Informazione
e giustizia : il caso Studio Aperto E’ incredibile - secondo l'Unione Nazionale Cronisti - il comportamento della Procura di Perugia contro Studio Aperto “colpevole” di aver mandato in onda una parte dell’udienza preliminare del processo per l’omicidio di Meredith Kerker. La procura di Perugia ha infatti disposto questa mattina il sequestro del materiale mandato in onda da Studio Aperto nei giorni scorsi relativo all'udienza preliminare del processo per l'omicidio di Meredith Kercher, in particolare delle dichiarazioni di Amanda. La procura ipotizza i reati di interruzione di pubblico servizio e la turbativa dello svolgimento di un pubblico servizio. "Si vuole impedire ai cronisti di riferire la realtà e si ricorre ad assurde e fantasiose ipotesi accusatorie per avere la scusa di intimidire i giornalisti" afferma in una nota il presidente Unci, Guido Columba, aggiungendo che l'associazione dei cronisti "richiama per l’ennesima volta il Csm a verificare il comportamento di troppi magistrati che ritengono di poter regolare loro l’informazione". "Ma la cronaca è sempre più forte della repressione - commenta l'Unci - Lo dimostra il fatto che in tutta Italia i cronisti continuano a lavorare e a svelare misteri e misfatti nonostante perquisizioni e incriminazioni". Proprio venerdì prossimo, 24, l’Unci presenterà a Roma un dossier "contro i tentativi della magistratura inquirente di controllare l’informazione, con oltre 40 perquisizioni, e quella giudicante di reprimere chi non si adegua, con una decina di 'orrori giudiziari'". Il presidente dell'Osservatorio sulla legalita' e sui diritti, Rita Guma, commenta che - a differenza di altri casi di perquisizione o inchiesta ai danni di cronisti che avevano svelato dettagli di indagini in corso - la vicenda di Studio Aperto puo' essere vista anche sotto un altro profilo e dimostrare che l'intento del ddl sulle intercettazioni e' solo quello di salvaguardare i politici coinvolti in vicende poco chiare che pure sarebbero di interesse per i cittadini. Infatti, commenta Guma, "Studio Aperto e' una trasmissione di una rete facente capo al leader della stessa maggioranza proponente il ddl (condiviso invero in buona parte anche dalla sinistra, che a suo tempo ne propose uno analogo). Pertanto l'editore di riferimento di Studio Aperto ritiene lecito divulgare fasi delicate di procedimenti penali riguardanti cittadini normali (che fanno audience) ma non vicende di cittadini 'speciali' quali i politici". Cio', secondo il presidente dell'Osservatorio, "non e' indicativo certo di amore per la verita': dei politici non si sappia nulla, mentre si riempiano giornali e teleschermi di vicende pruriginose o scandalistiche che allontanano l'attenzione dei cittadini dai luoghi del potere. Processi e informazioni sui politici inquisiti e condannati vengono spesso nascosti da giornali e telegiornali controllati dall'alto - conclude Guma - e le sentenze mistificate con equivalenze disinformative quali prescrizione=assoluzione". ___________ NB:
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