Razzismo e rifugiati : richiamo dell'Alto Commissario ONU per i diritti
di Tara Fernandez

"Il razzismo, la xenofobia, la discriminazione e l'intolleranza sono problemi che si verificano vergognosamente ogni giorno in tutto il mondo", per cui gli Stati dovrebbero agire in modo concertato promettendo di affrontare queste "odiosi pratiche" e proteggendo gli stranieri, immigrati o rifugiati che siano.

Lo ha detto ieri l'Alto Commissario ONU per i diritti dell'uomo Navi Pillay in occasione di una riunione preparatoria della conferenza di revisione che il prossimo aprile esaminera' i progressi compiuti dalla Conferenza mondiale contro il razzismo, tenutasi a Durban, Sud Africa, nel 2001.

Per l'Alto Commissario, l'occasione per ribadire il no al razzismo e la promozione dei diritti degli stranieri e' stato purtroppo anche il linciaggio di una madre somala e dei suoi tre bambini avvenuta in Sudafrica.

Sahra Farah Omar, i suoi due figli adolescenti - uno dei quali era sordo - e la figlia dodicenne sono stati aggrediti e pugnalati a morte venerdi' scorso in un negozio gestito da colleghi somali in un villaggio di Eastern Cape. La donna sarebbe stata pugnalata piu' di 100 volte. I primi dati indicano che entrambe le vittime di sesso femminile porebbero essere state sottoposte ad aggressioni sessuali.

Pillay ha condannato fermamente "l'uccisione di una famiglia inerme, a quanto sembra semplicemente perche' erano stranieri". "Gli attacchi xenofobi, purtroppo, si verificano regolarmente in molti paesi, ma questo e' uno degli esempi piu' sconvolgenti che abbiamo sentito di recente, al di fuori delle zone di guerra. La Somalia e' attualmente in uno stato deplorevole, con il conflitto che infuria - specialmente a Mogadiscio, da cui si ritiene provenisse questa famiglia - e vi sono enormi spostamenti e sofferenze. Per trovare rifugio in un paese come il Sudafrica, solo per essere brutalmente assassinati poco tempo dopo, e' piu' che tragico".

Nel maggio di quest'anno, le tensioni legate al grande afflusso di migranti e rifugiati in Sud Africa da altri Stati del travagliato continente hanno generato alcuni giorni di attacchi agli stranieri che hanno lasciato oltre 60 morti e piu' di 15.000 sfollati, molti dei quali successivamente sono rimasti nei campi.

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