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21 giugno 2008
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Dal Molin : TAR Veneto ferma lavori per varie irregolarita' Il TAR del Veneto ha emesso un'ordinanza che blocca l'ampliamento della base americana Dal Molin a Vicenza per diverse irregolarita', fra cui il mancato rispetto delle norme italiane e UE relative ai bandi di gara, rischi per l'impatto ambientale, irregolarita' delle prescritte autorizzazioni governative e mancata consultazione delle popolazioni interessate. Esaminando il ricorso proposto dal Codacons e dall'Ecoistituto del Veneto “Alex Langer” contro il Comune e la Provincia di Vicenza, la Regione Veneto, il ministero della Difesa, il Consiglio dei Ministri, il Commissario straordinario e gli Stati Uniti, nota che rispetto all'autorizzazione dell’insediamento nell’aeroporto Dal Molin, delle “strutture dell’Esercito americano” e all’avvio del bando di gara per l’affidamento della progettazione dei lavori di realizzazione delle opere "pur in pendenza dell’approvazione del progetto base", si menziona un atto di consenso prestato dal Governo Italiano a quello degli Stati Uniti d’America… "'espresso verbalmente nelle forme e sedi istituzionali', del che non è dato riscontrare alcuna traccia documentale di supporto". Il Tribunale amministrativo nota che "tale atto di consenso, che pertanto risulta espresso soltanto oralmente, appare estraneo ad ogni regola inerente alla attività amministrativa e assolutamente extra ordinem, tale da non essere assolutamente compatibile con l’importanza della materia trattata e con i principi tradizionali del diritto amministrativo e delle norme sul procedimento, in base ai quali ogni determinazione deve essere emanata con atto formale e comunque per iscritto" e che "l’assenso del Governo italiano risulta essere stato formulato, del tutto impropriamente, da un dirigente del Ministero della Difesa, al di fuori di qualsiasi possibile imputazione di competenze e di responsabilità ad esso ascrivibili in relazione all’altissimo rilievo della materia". Si tratta per la Corte di un primo profilo di illegittimita'. Ma, nota il TAR, "sussistono numerosi altri profili di illegittimità del procedimento svolto, alla luce della normativa nazionale ed altresì europea, profili, questi, emersi dalla documentazione acquisita, sia nelle precedenti fasi di giudizio sia a seguito di ordinanze di rilascio di documenti nell’esercizio di diritto di accesso e che hanno evidenziato come l’autorizzazione sia stata rilasciata non solo per quanto riguarda l’insediamento delle nuove strutture della base militare, ma anche per la realizzazione delle relative opere , senza procedere alla verifica ex ante, del rispetto delle condizioni esplicitamente apposte". Ne', relativamente al bando di gara, "peraltro attualmente già esperito, (per quanto riferito dalle parti)" non si riscontra "il rispetto delle normative europee ed italiane in materia di procedure ad evidenza pubblica per la assegnazione di commesse pubbliche e comunque senza alcuna giustificazione circa la praticabilità di legittime deroghe in ricorrenza dei necessari presupposti". Il TAR inoltre riscontra pregiudizio fondato relativamente "all’impatto del consistente insediamento (e della connessa antropizzazione) sulla situazione ambientale, del traffico, dell’incremento dell’inquinamento e in ordine al rischio di danneggiamento ed alterazione delle falde acquifere" e sottolinea infine "che manca ogni riscontro di avvenuta consultazione della popolazione interessata". ___________ NB:
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