07 aprile 2008

 
     

Donne discriminate per legge secondo studio ONU
di Carla Amato*

Le donne sono discriminate, in modo maggiore o minore, dalle legislazioni di quasi tutti i Paesi e le ripetute promesse di modificare questa situazione non sono state rispettate. Lo afferma una relazione dell'ONU.

Le discriminazioni per legge sono numerose, ha detto l'esperta Fareda Banda, autrice dello studio per conto dell'Alto Commissariato per i diritti umani. In particolare, ci sono 53 Paesi nei quali le violenze all'interno del matrimonio non sono illegali e altri Stati in cui la nazionalita' di figli puo' essere trasmessa solo per via maschile.

Altre discriminazioni avvengono in materia di divorzio e di eredita'. In alcuni Stati anche la liberta' di movimento delle donne e' limitata dalla subordinazione all'accompagnamento da parte di un familiare di sesso maschile.

Su un altro fronte, va considerato che circa il 70% dei poveri del mondo sono donne e due su tre minori che non va a scuola sono bambine. Banda lamenta che gli impegni assunti in materia dagli Stati nelle conferenze internazionali non sono stati mantenuti.

L'esperta ha chiesto al Consiglio dei diritti umani dell'ONU di creare la figur di un relatore speciale per la discriminazione legale delle donne.

Speciale diritti

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