01 febbraio 2008

 
     

Giustizia : ANM chiede riserbo e rispetto per inchieste in corso
di osservatoriosullalegalita.org

"Nel delicato frangente che sta vivendo il Paese, in cui è stata coinvolta suo malgrado anche l'attività giudiziaria, avvertiamo ancora più urgente la necessità del rispetto dei ruoli e del principio di leale collaborazione nei rapporti tra tutte le istituzioni impegnate nella ricerca e nella realizzazione del bene comune". E' quanto dichiarato in una nota dall'Associazione Nazionale Magistrati relativamente alle parole di tutti coloro che hanno espresso "valutazioni" che non potessero ricondursi a semplici critiche, su un'indagine ancora in corso.

"Proprio in vista di queste finalità - prosegue infatti l'associazione delle Toghe - il doveroso controllo di legalità esercitato dalla magistratura deve essere rispettato ed anzi favorito nell'interesse esclusivo dei cittadini e delle istituzioni, in ossequio all'indipendenza, anche interna, dell'ordine giudiziario e dei singoli magistrati", indipendenza, precisa l'ANM, "che deve essere garantita anche attraverso il riserbo di tutti coloro che rivestono ruoli di carattere istituzionale tanto più quando è in corso l'accertamento giurisdizionale".

Oltre al vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, anche Clemente Mastella, Luigi Scotti e Pierferdinando Casini hanno espresso nei giorni scorsi valutazioni di merito sul procedimento Lonardo, ma il problema - rileva l'ANM - e' piu' generale. L'Associazione Nazionale Magistrati ritiene quindi "indispensabile ricreare un giusto clima di rispetto, riservatezza e decoro intorno al processo che deve potersi svolgere serenamente nella sede propria".

Intanto, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, cui i rappresentanti dei Popolari-Udeur alla Camera e al Senato, Mauro Fabris e Tommaso Barbato, avevano chiesto udienza, ha chiarito di ritnere di doversi astenere da incontri con esponenti di gruppi parlamentari essendo in atto le consultazioni del Presidente del Senato, a cui pure l’on. Fabris e il sen. Barbato si sono rivolti.

In ogni caso, ricorda il Quirinale, è già prevista la partecipazione del Presidente Napolitano al plenum del Consiglio Superiore della Magistratura del 14 febbraio, in cui saranno approfondite le questioni relative ai “rapporti tra giustizia e politica”, sulle quali il Capo dello Stato interverrà ovviamente in termini di principio, come ha sempre fatto, e non nel merito di casi concreti e di atti specifici dell’Autorità giudiziaria.

Del resto, sottolinea la nota della presidenza della Repubblica, le questioni sollevate dai parlamentari dei Popolari-Udeur possono essere direttamente sottoposte al Csm e agli organi titolari dell’azione disciplinare cui spetta valutare in assoluta autonomia la condotta dei magistrati.

Speciale giustizia

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