07 novembre 2008

 
     

Mafia : giornalista sotto scorta scrive dell'oro della camorra
di red

Non più e non solo vendette efferate, morti ammazzati per strada, faide di paese: il nuovo volto della criminalità organizzata campana, la nuova forma del potere mafioso, ha il colore dei soldi, si radica nei corridoi di palazzo, si nasconde e prolifera dietro cifre a molti zeri e l’anonimato delle operazioni finanziarie.

I boss – Michele Zagaria, Francesco Bidognetti, Antonio Iovine, Francesco Schiavone – sono diventati manager. Da Casal di Principe hanno risalito lo stivale, attraversando l’Umbria delle aziende agricole, la Toscana degli alberghi, l’Emilia Romagna dei locali notturni, fino alla Milano di Piazza Affari.

Un impero – quello dei Casalesi – che ha esteso le sue attività al settore degli immobili, dei supermercati, dell’Alta Velocità, intrecciando sempre più i propri affari con la vita della società civile e con le grandi opere del nostro Paese.

Rosaria Capacchione - giornalista de Il mattino di Napoli minacciata dalla camorra insieme a Roberto Saviano e per questo sotto scorta dal 13 marzo 2008 - descrive in questo libro la scalata di una potenza sotterranea capace di muovere centinaia di migliaia di euro in contanti e tirare i fili di settori chiave dell’economia italiana.

"Sciascia diceva: 'I mafiosi odiano i magistrati che ricordano'. I Casalesi odiano anche gli scrittori che fanno conoscere a tutto il mondo il loro vero volto". (Franco Roberti, coordinatore della Dda di Napoli)

L'oro della camorra
Come i boss casalesi sono diventati ricchi e potenti manager. Che influenzano e controllano l’economia di tutta la Penisola, da Casal di Principe al centro di Milano
di Rosaria Capacchione
Ed. Rizzoli BUR 2008
pagg. 288, euro 10,00

Speciale mafia e antimafia

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