2 marzo 2008

 
     

Guernica, 1937 . Le bombe, la barbarie, la menzogna
di osservatoriosullalegalita.org

Guernica, citta' basca bombardata il 26 aprile 1937 dall’aviazione nazista con l’aiuto di aerei dell’Italia fascista, rimane nella storia, anche grazie alla ferocia e alla vita quotidiana degli innocenti squarciata all'improvviso descritte dal famoso dipinto di Pablo Picasso - uno dei simboli piu' noti di un'epoca ma anche della violenza che si abbatte sui civili. E proprio Picasso pone il problema dell’impegno degli intellettuali. Può l’arte lottare contro la barbarie?

E' il 1937, e le bombe sganciate in un giorno di mercato su civili inermi ne sono il simbolo: la capacità di individui e di gruppi di commettere crimini efferati contro l’umanità stessa viene per la prima volta pianificata in modo scientifico. Guernica è anche l’uso spregiudicato della menzogna: avvenuto il fatto, Franco da' la colpa ai 'rossi', versione accreditata dalla stampa. La costruzione delle 'false notizie' e il ruolo dei giornalisti sono questioni di ieri o di oggi?

La logica del bombardamento a tappeto, che non distingue il soldato dal borghese, le scuole dalle caserme, gli adulti dai fanciulli, è duplice: distruggere e uccidere, indiscriminatamente; ma anche incutere terrore. Guernica è prova generale della guerra totale, come sara' poi il secondo conflitto mondiale, fornendo modelli che toccheranno l’apice con Hiroshima e Nagasaki, ripresi e perfezionati negli ultimi anni, gli anni delle nostre guerre infinite e globali.

Percio' il libro, come indica il sottotitolo, "Le stragi di civili dalla Guerra di Spagna alle guerre d'oggi", non si ferma al 1937. Oggi infatti le Guernica si susseguono, senza tregua e mentre chiamiamo le bombe 'intelligenti' e le distruzioni di interi villaggi e i morti civili non fanno piu' notizia. Guernica dunque continua: nei corpi di bambini straziati sotto le bombe; nella menzogna che prepara e giustifica guerre ingiustificabili; ma forse pure nel dovere degli artisti e degli intellettuali di lavorare per la verita'.

Anche in questo senso, cioe' come opera volta a contribuire alla verita' sul passato e sull'oggi, va visto il libro di Angelo d’Orsi, allievo di Norberto Bobbio e professore di Storia del pensiero politico all’Universita' di Torino. Ha fondato FestivalStoria, di cui e' direttore. Firma autorevole de 'La Stampa', ha scritto fra l'altro "La cultura a Torino tra le due guerre" (Einaudi, 2000), "I chierici alla guerra" (Bollati Boringhieri, 2005) e "Da Adua a Roma" (Aragno, 2007).

Guernica, 1937 Le bombe, la barbarie, la menzogna
Le stragi di civili dalla Guerra di Spagna alle guerre d'oggi
di Angelo D'Orsi
Ed. Donzelli 2007
pagg. XII-262, € 25,00

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