07 dicembre 2008

 
     

Scontro tra procure : segno di sana vitalità della Giustizia
riceviamo e pubblichiamo

Troppo facile dire, come ha fatto D'Avanzo su "La Repubblica" che questo scontro tra la procura di Salerno e quella di Catanzaro scredita la magistratura.

Troppo comodo schierarsi a priori contro De Magistris e contro la Procura di Salerno solo perchè procurerebbe piacere a Berlusconi. Che importa se qualcuno possa godere di questo scontro? La chiave di lettura di un evento da parte dei giornalisti non può essere quella della logica degli schieramenti ma quella dei fatti.

Un professionista dell'informazione deve basarsi su quelle 1700 pagine del decreto di perquisizione e sequestro della procura di Salerno e non sugli effetti politici. Se le contestazioni sono solide e fondate non possiamo che beneficiare tutti di quella operazione. Vorrebbe dire che la Giustizia non è ancora totalmente malata.

Il bubbone è scoppiato e questo bubbone investe apparati politici e poteri dello stato, chissà se si ramificherà verso i mezzi di informazione. Questo scontro tra due procure potrebbe significare che la Magistratura non è un unico autoreferenziale apparato corporativo così come lo sono i partiti di destra e di sinistra che si coprono a vicenda, che si mandano pizzini...

Esistono ancora persone pulite che riescono a non farsi schiacciare a reagire con dignità e mettere a frutto la loro intelligenza e la loro professionalità per tutelare la propria dignità dalla mobizzazione operata dai cosiddetti poteri forti, capaci di mettere all'angolo, di annientare, di spingere al suicidio, di avvelenare le tazze di caffè, di provocare incidenti stradali mortali, di assoldare killer.

Recentemente abbiamo saputo che un grande laboratorio di analisi cliniche che serve un bacino di utenza enorme, finanziato dai soldi pubblici della regione Lazio, sarebbe stato realizzato con il riciclaggio di danaro sporco proveniente dallo smercio di droga. Non possiamo più sorprenderci all'idea che una procura possa indagare un'altra procura, che il Consiglio superiore della magistratura possa non aver svolto il ruolo di garanzia e di equità.

Qualcuno vorrebbe metterci una toppa chiamando in causa il capo dello stato, qualcuno vorrebbe ripristinare l'equilibrio della calma e dell'apparenza, altri forse si stanno prodigando nell'ombra per punire i discoli, per rendere De Magistris definitivamente in grado di non più nuocere.

Ma noi cittadini non possiamo che incoraggiare ogni iniziativa, anche turbolenta, orientata alla ricerca di trasparenza e chiarezza sulle responsabilità dei cosiddetti "potenti".

Domenico Ciardulli

Speciale giustizia

Speciale etica e politica

___________

NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org