08 giugno 2008

 
     

Parcometri : sentenza del TAR e ragioni del sindaco Alemanno
riceviamo e pubblichiamo

Il sindaco Alemanno ha preso una posizione chiara e differente da quella di Rutelli e di Veltroni e ha detto che i cittadini erano vessati dalla tassa sui parcheggi. Molto si potrebbe argomentare sugli effetti della sentenza del TAR e della nuova delibera capitolina. I cittadini di alcuni quartieri sono preoccupati per la possibile invasione di automobili incoraggiata dalla gratuità dei parcheggi al di fuori del 1° municipio.

La presidente del Municipio XVII è preoccupata per il traffico conseguente, altri cittadini ben pensanti si allarmano per gli effetti sull'inquinamento che un maggiore afflusso di automobili provocherà. Non voglio assolutamente dire che non esista il problema dell'abuso dell'automobile e che non occorra disincentivare i cittadini all'uso del mezzo privato. Voglio semplicemente dire che l'introduzione dei parcometri e del sistema delle multe, per come è stata fatta, prima dalla giunta Rutelli, e poi dalla giunta Veltroni, è stata una grande ingiustizia vessatoria e discriminatoria, uno spartiacque tra chi poteva permettersi di pagare 1 euro l'ora e chi no.

Occorre riconoscere quindi il senso di responsabilità del sindaco Alemanno nell'aver interrotto coraggiosamente questa iniqua politica basata sull'accesso alla sosta in città in base alla capacità di reddito dei cittadini. Certo, ci saranno reazioni dure che punteranno sui mancati introiti, sul maggiore caos a ridosso del centro storico. Ma occorre anche dire che non si poteva più mantenere questa grande ipocrisia. Quando la metropolitana chiude, quando i mezzi non sono completamente adeguati a certi tragitti di lavoro, quando si è costretti a raggiungere per necessità ospedali e ambulatori, l'uso dell'automobile ai costi onerosi della STA è stata una prerogativa di diritto, non generalizzata a tutti i cittadini, ma solo ad una parte di essi. Quelli che se lo potevano permettere.

Il sindaco Alemanno mette il dito nella piaga quando dichiara che manca una percentuale proporzionale di posteggi gratuiti rispetto a quelli a pagamento così come mancano soluzioni diversificate in prossimità dei luoghi di cura. Un principio rilevato dagli stessi giudici del TAR. Nei servizi pubblici esiste il principio della proporzionalità della contribuzione in base al reddito. Per questo motivo la previsione di una quota di parcheggi gratuiti, magari meno centralizzati e meno comodi sarebbe stato quantomeno un atto di relativa equità.

In attesa che le politiche della mobilità a tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini siano completamente ridiscusse e riorganizzate, si può dire che, al momento, prescindendo da ogni altra questione sul piatto (come i rom, il gaypride, la tolleranza zero ecc..), sui parcheggi a pagamento Alemanno ha ragioni da vendere.

Domenico Ciardulli

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