3 maggio 2008

 
     

Caporalato e prostituzione : le ricette del sindaco Alemanno
riceviamo e pubblichiamo

E' stato su La7 la sera del 2 maggio che il nuovo sindaco di Roma Gianni Alemanno ha preannunciato una cura dimagrante per i troppi consigli di amministrazione e le troppe aziende comunali, salvaguardando i livelli occupazionali. Il sindaco Alemannno ha anche detto che nei servizi essenziali la presenza del privato può andare bene ma deve esserci una forte e concorrenziale presenza del "pubblico".

Riguardo al lavoro nero, Gianni Alemanno ha parlato delle strade della vergogna dove i camion passano e fanno salire lavoratori in nero, prevalentemente immigrati stranieri tra i quali anche clandestini, per portarli nei cantieri. Ha ripetuto, ovviamente, quanto già aveva detto in campagna elettorale: "espellere i cittadini stranieri che delinquono e accogliere e rispettare quelli che lavorano regolarmente".

In questo contesto sopra descritto ci sta bene il seguente lancio di agenzia sulle dichiarazioni di Antonello Venditti: - "Ho votato per Rutelli, ma voglio ricordare che Alemanno quando era ministro dell'Agricoltura era più a sinistra di molti dirigenti del Centrosinistra: sembra che le parti si siano invertite". Lo ha detto Antonello Venditti aggiungendo che a Roma "molte persone di sinistra hanno votato per Alemanno perché era una delle poche persone votabili, è stata premiata la sua cifra umana e la sua persona". "Se per Antonello Venditti essere di sinistra vuol dire stare in mezzo alla gente e fare politiche a favore dei cittadini, soprattutto di quelli meno abbienti, allora può stare tranquillo. La mia politica sarà molto più a sinistra di quella di chi sostiene di essere di sinistra, come spera Venditti", ha ribattuto il neo sindaco della capitale-.

Queste premesse fanno presagire scenari interessanti e non prevedibili su alcuni temi di governo della cosa pubblica. Ma alcuni interrogativi, ovviamente, rimangono e noi li lanciamo in rete sperando siano raccolti dai collaboratori del sindaco: quando il sindaco farà luce sul fenomeno esecrabile del caporalato della vergogna, cosa farà dei caporali eventualmente scoperti? E cosa farà dei furbi costruttori che, attraverso questi caporali, arruolano manodopera clandestina? E cosa farà di questi "schiavi" stranieri eventualmente sorpresi su un camion mentre vanno ad arricchire, con le loro braccia e con le loro vite, gli immobiliaristi italiani?

Ultimo interrogativo sulle prostitute: "la prostituzione via dalle strade" ha detto il sindaco, "vendano il proprio corpo, se vogliono, al chiuso di un appartamento". Vedremo cosa intende fare nella pratica il sindaco. E' legittima comunque la preoccupazione che il fenomeno della prostituzione, spinto nella clandestinità, possa scatenare contraccolpi peggiori. Appare, a mio avviso, riduttivo individuare la responsabilità del mercato del sesso in una presunta libera scelta di chi si prostituisce e trascurare il fattore economico dettato dal vasto mercato di clienti italiani, tra i quali potrebbero figurare anche politici "fuorisede" che richiedono come "merce fresca" giovani minorenni dell'est per rimediare alla "solitudine" dell'attività parlamentare.

L'ultimo film di Verdone, dove alcuni clienti assidui delle baby prostitute straniere sono attempati deputati che in pubblico fanno i moralisti della "tolleranza zero", potrebbe essere un triste specchio della società "aborigena". Mi auguro che il nostro nuovo sindaco, pur orientato ad una linea di intransigenza contro l'illegalità in coerenza con gli impegni elettorali, sappia valutare adeguatamente, situazione per situazione, lo sfondo di ingiustizia sociale e di schiavismo e le centrali nostrane di reclutamento concause della devianza, del degrado e della microcriminalità.

Domenico Ciardulli

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