04 febbraio 2008

 
     

Rom : la diaspora del XXI secolo
riceviamo e pubblichiamo

Gią questa estate le forze dell'ordine erano state mandate sotto l'autostrada Roma Fiumicino per sgomberare i campi rom abusivi. Il risultato č stato che centinaia di persone, tra le quali molti bambini, sono state costrette a camminare per ore sotto un sole rovente per trovare un altro riparo.

Qualche giorno fa, di nuovo un intervento "securitario" di sgombero sotto lo stesso viadotto Roma Fiumicino, con l'unico risultato che i rom del campo abusivo sono stati costretti a spostarsi e si sono insediati abusivamente a qualche chilometro pił in lą, nella zona portuense.

Ma cosa offriva come sistemazione alternativa il comune di Roma ai rom sgomberati? Case famiglia solo per donne e minori !? E siccome le famiglie non volevano separarsi dagli uomini hanno ovviamente rifiutato continuando la loro diaspora infinita negli anfratti delle periferie cittadine.

Infatti un precedente classico esempio fallimentare č stata la sistemazione dei rom sgomberati dalla zona Laurentina nella casa di riposo comunale per anziani di via Casal Boccone 112. Gli scenari successivi sono stati paradossali: Donne e minori rom sistemati dentro la casa di riposo, in un reparto separato dagli anziani residenti, mentre gli uomini delle famiglie rom si sono abusivamente accampati nel parco circostante la casa di riposo.

Ovviamente i problemi di convivenza e l'organizzazione hanno procurato disagi a 360° nella struttura e nel quartiere, disagi probabilmente maggiori di quelli provocati dai campi sgomberati. Solo che il peso elettorale di un quartiere mezzo ribelle č maggiore di qualche centinaio di anziani istituzionalizzati in una zona a minore densitą di popolazione.

Vi sembrano quelle del Campidoglio politiche sociali del XXI° secolo? O forse era meglio Francesco Crispi?

Domenico Ciardulli

Speciale immigrazione

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