01 febbraio 2008

 
     

Uso e abuso della sala video nelle scuole medie
riceviamo e pubblichiamo

Esigenze di bilancio impongono alle scuole di non sostituire gli insegnanti assenti se non dopo un congruo numero di giorni. Si ricorre pertanto al personale in servizio disponibile come "tappabuchi" delle ore scoperte.

Sappiamo che la scuola media, a causa dell'età degli alunni e di una minore presenza dei genitori rispetto alle scuole elementari, rappresenta un passaggio delicato dove la qualità dell'istruzione e dell'organizzazione dell'apprendimento è affidata, senza molte interferenze, alla buona volontà e alla buona fede del corpo docente e del dirigente scolastico.

Vorrei richiamare l'attenzione sui possibili eccessi nelle scuole medie dell'uso della Tv con video e film in dvd come rimedio alle assenze degli insegnanti. Purtroppo, dai racconti dei ragazzi, non è raro che in una giornata di scuola, a causa di assenze plurime degli insegnanti, si possa passare metà dell'intera giornata di lezioni in sala video.

Non avverrà ovunque, ma comunque avviene e ritengo sia abbastanza grave. Allora vorrei lanciare una proposta da inserire nei piani di offerta formativa perché le scuole ci possano riflettere e le amministrazioni comunali e provinciali possano incentivarne la progettazione.

Introdurre un meccanismo di convenzione a chiamata, con enti no profit, con associazioni sportive, con educatori e pedagogisti, con i settori formativi della pubblica amministrazione, perché nelle estemporanee ore di assenza e di "buco" giornaliere, al posto dell'esclusiva attività immobilizzante e passiva della sala video, si metta a disposizione degli alunni un vasto panorama di discipline alternative, capaci di potenziare la funzione sociale ed educativa della scuola in un società sempre più disgregata e disgregante.

Domenico Ciardulli

Speciale informazione

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