05 dicembre 2008

 
     

USA : un assassino di otto anni ?
di Claudio Giusti*

In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani 10 dicembre 2008.

Il giudice, emanando un 'gag order', ha imposto il silenzio, ma i fatti sono accertati. In Arizona, un bambino di otto anni ha ucciso, con un fucile calibro 22, il padre e un altro uomo.

In America simili orrori non sono così rari come potremmo pensare noi candidi europei. Secondo quanto riferito dai giornali ci dovrebbero essere due o tre omicidi del genere all’anno. Questa tragedia induce alcune considerazioni

Uno Come fa un bambino così piccolo a mettere le mani su di un fucile carico? Dove ha imparato a usarlo? Semplice: il babbo, fanatico cacciatore, gli ha insegnato a sparare. Sono molti i genitori americani che consentono l’uso delle armi ai bambini e gli incidenti non sono pochi.
In Massachusetts, pochi giorni prima del fatto dell’Arizona, un bambino, anche lui di terza elementare, è andato col padre al poligono per fare fuoco con una mitraglietta Uzi. L’arma gli è sfuggita e un colpo l’ha raggiunto al capo, uccidendolo.
Ogni anno pistole e fucili, fra omicidi, suicidi e incidenti, ammazzano trentamila americani, tremila di questi sono minorenni.

Due La polizia dell’Arizona ha immediatamente arrestato il bambino e l’ha interrogato senza la presenza di un avvocato o di un parente. Ovviamente il bimbo ha fornito una completa confessione, che la polizia ha filmato e messo a disposizione della stampa. Chissà se lo sceriffo si è premurato di leggergli i suoi diritti e se si è accertato che avesse compreso il significato del Codice Miranda.
Non è questo il caso, ma è già accaduto che gli agenti abbiano indotto bambini piccoli a confessare delitti mai commessi. Anni fa la polizia di Chicago ottenne piena ammissione da due bambini di sette e otto anni, che si accusarono dell’assassinio di un undicenne. I dettagli del crimine, che non avevano commesso, gli erano stati forniti, più o meno inconsciamente, dagli stessi poliziotti che li interrogavano.

Tre Immediatamente dopo l’omicidio sono circolate voci secondo cui si progettava di chiedere la pena di morte per il bambino. In America la pena capitale per i minori è scomparsa nel 2005, ma questa provocazione non era poi così lontana dalla realtà.
In Arizona, e in molti altri stati americani, non esiste un’età minima sotto la quale non si possa essere processati come adulti, come del resto non esiste un’età minima sotto la quale non si possa essere condannati all’ergastolo senza possibilità di rilascio anticipato (LWOP).
Negli Stati Uniti ci sono più di centomila minori in riformatorio, altri venticinquemila sono nelle carceri per adulti e duemilatrecentottanta, alcuni di tredici anni, stanno scontando un LWOP.

Quattro La Procura ha incriminato il bimbo per omicidio premeditato e lo vuole processare come se fosse un adulto, ma le ultime notizie danno per certo che il District Attorney abbia offerto un patteggiamento e che i difensori, prima di accettarlo, vogliono accertarsi che il bambino comprenda pienamente tutte le implicazioni legali del plea bargain.

Cinque Ma come diavolo fa un paese moderno a commettere simili atrocità?

* membro del Comitato scientifico dell'Osservatorio

Speciale giustizia USA

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