COMUNICATO 18 novembre 2008

 
     

Vigilanza RAI : Orlando e le cattive abitudini della sinistra
di Rita Guma*

Che il presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sul servizio pubblico radiotelevisivo debba essere scelto dall'opposizione non ci sono dubbi: cosi' e' stato sempre, e lo e' stato anche nella scorsa legislatura, quando all'opposizione c'era la destra, e a maggior ragione dovrebbe esserlo oggi, considerando che il titolare del governo controlla anche la maggior parte delle reti nazionali private.

Tuttavia, quando una delle parti in causa comincia con le cattive abitudini, e' difficile che la controparte faccia concessioni.

Le cattive abitudini sono iniziate a sinistra, quando, durante la precedente legislatura a guida CdL, il presidente della Vigilanza scelto dall'opposizione era stato Petruccioli, tanto gradito alla destra da essere stato volentieri accolto come presidente del CdA RAI. In entrambi i ruoli non ha brillato per la sua difesa del dissenso e dell'informazione alternativa.

E le cattive abitudini sono proseguite quando durante lo scorso governo Prodi alcuni maggiorenti della Margherita posero il veto sul nome di Orlando che Antonio Di Pietro voleva come sottosegretario agli Italiani all'estero.

Dunque la CdL anche ora si aspettava una proposta 'morbida' come la proposta Petruccioli e ha potuto giocare sulle vecchie divisioni interne al centrosinistra riguardo al nome di Leoluca Orlando che andavano ben al di la' della divergenze fra Di Pietro e Veltroni...

Purtroppo chi ci rimette e non ottiene adeguate garanzie (perche' un controllo inadeguato sulla RAI significa meno garanzie per tutti i cittadini) siamo tutti noi, ma la sinistra ci ha da tempo abituato al ruolo di opposizione 'morbida' e divisa, quindi - al di la' delle 'facce feroci' e delle dichiarazioni indignate di circostanza - non poteva che finire in questo modo.

* presidente Osservatorio sulla legalita' e sui diritti Onlus

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