06 ottobre 2008

 
     

USA : crisi economica e impatto sul diritto di voto
di Rico Guillermo*

La crisi economica statunitense potrebbe fare notevoli danni al sistema di voto della nazione.

Negli USA infatti le liste elettorali vengono compilate ad ogni elezione registrandosi sulla base della residenza. Oltre un milione di persone, tuttavia, hanno perso le loro case nel corso degli ultimi due anni, il che potrebbe avere un'influenza sugli scrutini di novembre, in particolare per quanto riguarda alcuni Stati, come Ohio - dove si registrano gravi inadempienze nel pagamento del 5% dei mutui casa, con le conseguenti azioni legali da parte dei creditori - Michigan e Florida, duramente colpiti dalla crisi.

Ci sono quindi un gran numero di gruppi di difesa legale e di altri programmi che lavorano per garantire che le minoranze, i disabili e gli studenti siano in grado di esprimere il proprio voto. Molto lavoro e' stato fatto anche per garantire che le persone che hanno perso le loro case non perdano anche la loro possibilita' di voto.

Molti dei pił colpiti sono i quartieri a basso reddito e le zone di minoranza, che tendono a votare i Democratici. Cio' significa che i funzionari devono fare attenzione affinche' i Repubblicani non utilizzino gli elenchi dei protestati contro gli elettori. E l'ipotesi non e' peregrina, visto che di recente, nel Michigan, un sito internet progressista ha citato il presidente repubblicano della contea di Macomb il quale annunciava che il suo partito prevede di fare proprio questo.

Qualunque cosa accada nella Contea di Macomb, dove quasi uno ogni 100 famiglie e' a rischio, e' comunque probabile che in alcune parti del Paese ci saranno diffide agli elettori che hanno perso le loro case. Vi e' anche il pericolo concreto che gli elettori che si trovano in una situazione di insolvenza con il mutuo subidcano pressioni o intimidazioni correlate al voto.

Alcuni commentatori statunitensi sottolineano la necessita' che i funzionari locali facciano tutto il possibile per aiutare le persone in tali condizioni economiche a partecipare al voto e pubblicizzino ampiamente come chi cambia casa possa cambiare la propria registrazione, votando presso il nuovo indirizzo. Sarebbe anche opportuno che fossero designati un numero sufficiente di membri delle commissioni elettorali per gestire le controversie e la confusione che potrebbe derivarne, e che questi siano adeguatamente preparati sulle normative.

A queste preoccupazioni si intreccia la vicenda giudiziaria che ha visto la Corte Suprema dell'Ohio affermare che non e' necessario (come sostenevano invece i Repubblicani) che occorresse registrarsi almeno 30 giorni prima del voto, ma che si puo' votare anche il giorno stesso della registrazione.

Si tratta di una notizia importante, dato che la prima tornata elettorale comincia questa settimana, e si comprende il disappunto dei Repubblicani, dato che lo staff di Barack Obama si sta impegnando a portare alle urne gli elettori giovani e quelli indigenti. Peraltro nei giorni scorsi numerosi divi di Hollywood sostenitori di Obama avevano lanciato uno spot in cui invitavano gli elettori a registrarsi per le elezioni di novembre prima della scadenza, che e' stata proprio in questi giorni.

* si ringrazia Claudio Giusti

Speciale giustizia USA

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