02 ottobre 2008

 
     

Pena di morte : Corte Suprema USA , stupro non e' omicidio
di Rico Guillermo*

Il 1° ottobre la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto la richiesta presentata dallo Stato della Luoisiana di un riesame della pronuncia in cui la stessa Corte aveva stabilito che la pena di morte non e' applicabile per violenza carnale, anche contro minori.

La Louisiana aveva sostenuto che la Corte avrebbe dovuto prendere in considerazione un adeguamento al diritto militare che continua a consentire la pena di morte per lo stupro dei bambini. La Corte ha rilasciato una dichiarazione, lasciando intatta la sua decisione non solo di communtare la condanna a morte di Patrick Kennedy per stupro di minori, ma anche di partecipazione che la pena di morte sarebbe sproporzionato per qualsiasi reato contro un individuo in cui la vittima non è ucciso.

La dichiarazione ha affermato fra l'altro che

- l'autorizzazione della pena di morte in ambito militare non indica che la sanzione è costituzionale nel contesto civile. La pena di morte militare per lo stupro era in vigore prima delle decisioni "Furman contro la Georgia" (1972) e "Coker contro la Georgia" (1977), quando peraltro la stessa Corte non ha fatto menzione della pena militare

- che il manuale per la Corte marziale mantenga la pena di morte per lo stupro di un bambino o di un adulto se commesso da un membro delle forze armate non mette in discussione le conclusioni della Corte che vi sia un consenso contro la pena di morte per il reato nel contesto civile e che la pena in questo caso incostituzionale.

Il 25 giugno la Corte Suprema degli Stati Uniti ha colpito come incostituzionale il codice della Louisiana che permette la pena di morte per lo stupro di un bambino in cui la vittima non sia morta. La Corte ha dichiarato che tutte le disposizioni legislative in cui il reato nei confronti di un individuo non coinvolto in un omicidio o in omicidio volontario, non erano in linea con il consenso nazionale che limita la pena di morte ai reati piu' gravi.

Di conseguenza, le uniche due persone condannate a morte per questo crimine nell'epoca moderna non dovrano piu' essere giustiziate. Entrambi erano stati condannati ai sensi del codice della Louisiana che e' stato trovato incostituzionale. Oggi, nessuno e' nel braccio della morte per qualsiasi offesa che non preveda l'omicidio.

Nella sua sentenza nel caso Kennedy vs Louisiana, la Corte sottolineava il pericolo di leggi come quella che ha permesso la pena di morte in un caso in cui non e' stato commesso un'omicidio: "Quando la legge punisce con la morte, rischia la propria improvvisa degradazione a brutalita', trasgredendo l'impegno costituzionale di decenza e di moderazione".

Anche i gruppi di sostenitori delle vittime dei minorenni avevano concluso che la pena di morte per lo stupro di un bambino potrebbe danneggiare i bambini, piuttosto che proteggerli, preconizzando una possibile diminuzione delle segnalazioni, una ri-vittimizzazione durante i lunghi appelli, e che che la parificazione stupro - omicidio invierebbe un messaggio sbagliato ai bambini vittime.

* si ringrazia Claudio Giusti

Speciale giustizia USA

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