02 agosto 2008

 
     

Sicurezza : e' polemica sui tagli a Polizia e Forze armate
di Mauro W. Giannini

Continua la polemica sulla previsione in finanziaria di tagli ai fondi per la sicurezza, aperta due giorni fa con una lettera dei Sindacati di Polizia e del Cocer e con una manifestazione delle rappresentanze sindacali delle forze di polizia e dell'esercito di fronte a Palazzo Madama.

Nel documento firmato da tutti i sindacati di Polizia e dai Cocer delle Forze dell'Ordine e delle Forze Armate pubblicato in un annuncio a pagamento su alcuni quotidiani, si sottolineano "i tagli alla sicurezza per 3,5 miliardi di euro nel prossimo triennio" e i conseguenti effetti negativi sul mantenimento di "livelli accettabili di sicurezza per i cittadini". "Questi tagli - sottolinea la lettera aperta - impediranno l'acquisto di autovetture, mezzi strumenti utili per svolgere il servizio», senza contare «la riduzione complessiva nel triennio dell'organico delle Forze di Polizia" proprio mentre nuovi provvedimenti legislativi attribuiscono nuove incombenze alle Forze dell'Ordine e alle Forze Armate.

Il ministro Roberto Maroni, nel suo intervento programmatico alla Camera ha sostenuto che la Finanziaria ha stanziato per la sicurezza 400 milioni di euro, a questi si aggiungeranno oltre un miliardo di euro che, entro la fine dell'anno, saranno recuperati nel Fondo straordinario alimentato dai beni mobili confiscati alla criminalità organizzata. Inoltre, un miliardo e 200 milioni sono stati stanziati dall'Unione europea e dal nostro Paese per i prossimi quattro anni nell'ambito del Pon sicurezza, per ridurre la criminalità nelle quattro regioni del Sud più a rischio. "Le risorse per la sicurezza ci sono - ha spiegato il ministro dell'Interno nel corso dell'audizione davanti alla Commissione Affari costituzionali della Camera - Il problema oggi nel nostro Paese non è tanto legato alle risorse, quanto a come i soldi vengono spesi".

"Fa molto male il ministro Maroni a continuare a negare l'evidenza dei tagli alla sicurezza e alla difesa, il Cocer e i sindacati della Polizia di Stato hanno ragione da vendere sulle gravi conseguenze per le Forze armate, le Forze dell'Ordine e più in generale per il Paese di questa finanziaria" ha affermato in una nota Roberta Pinotti, ministra ombra della Difesa del PD ricordando che per la prima volta i sindacati di Polizia ed il Cocer , sono stati spinti ad una denuncia pubblica sull'allarme tagli.

"Come andiamo ripetendo da quando è cominciato l'esame della manovra in Parlamento, i tagli alla difesa e alla sicurezza ammontano complessivamente a 3,5 milioni di euro - evidenzia Pinotti - Questi tagli avranno la conseguenza di ridurre il numero delle pattuglie di Polizia in servizio sul territorio e di influire in modo drammatico sull'acquisto di autovetture, mezzi e strumenti. Per quanto riguarda le Forze Armate, i tagli incideranno soprattutto sull'addestramento del personale e sulla manutenzione dei mezzi e presuppongono una sostanziale revisione, senza alcun dibattito parlamentare, del modello italiano di difesa".

"A questi buchi il governo ha messo la toppa dell'esercito nelle città, 3000 uomini spediti a fare altro dal proprio mestiere, proprio mentre si tagliano fondi anche alla Polizia di Stato, che invece poteva essere messa in condizioni di fronteggiare le nuove esigenze di sicurezza. Tutto questo - conclude Roberta Pinotti - parla di un governo che continua a fare propaganda, mentre i fatti parlano di un'Italia in grave difficoltà".

Speciale giustizia

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