30 luglio 2008

 
     

Berlusconi e company in salvataggio delle isole off shore
di Giulia Alliani

"Guardi qui che spettacolo, quell'altra casa su quel promontorio e' di Shevchenko. Altri ragazzi del Milan hanno intenzione di investire qui. Ci sono state praticate ottime condizioni perche' i nostri nomi fungono da calamita per il mercato europeo ed americano. Ma la decisione finale l'ho presa per dare un sostegno al mio amico Gianni Gamondi che e' il regista di tutto l'intervento per quanto riguarda la progettazione ambientale e architettonica. Hanno lavorato anche a Natale per consegnarmi la casa per l'Epifania, davvero non potevo deluderli. Vede quello spiazzo, li' ci sara' una grande piscina-lago, poi i negozi, la Marina, il golf da 18 buche, il ristorante. Davvero un posto da sogno. Lo e' gia' ora, pensi quando i lavori saranno completati. Ieri ero a pranzo con il premier di Antigua, Baldwin Spencer, gli ho chiesto il voto per l'Expo' di Milano. Abbiamo parlato anche di questo complesso, sara' uno dei fiori all'occhiello dell'isola, il problema e' la lentezza delle maestranze e delle dogane locali, ma la bellezza della natura fa superare ogni difficolta'. Guai a lamentarsi. Vede questa baia, ha un nome strano, Nonsuch Bay, sembra napoletano, nun saccio, per ovviare Spencer ha buttato li' un'idea: cambiargli il nome. Farla diventare, in mio onore, The President Bay. Per tanta cortesia si puo' anche tollerare qualche inconveniente doganale e soprattutto non posso che ringraziare".

Era il 9 gennaio di quest'anno e Silvio Berlusconi, dalla sua nuova megavilla ai Caraibi, parlava così all'inviato del Corriere della Sera ad Antigua, Marco Galluzzo. Chissà se poi Antigua, che fa parte del Bureau International des Expositions, avrà dato a Milano il suo voto? Il Sindaco Moratti, in quei giorni, era impegnata nel sostenere la candidatura di Milano all’Expo 2015. "Oggi è il punto di partenza di un cammino fatto di passi concreti, di progetti che sono già entrati nell’agenda delle grandi organizzazioni multilaterali e delle Banche interregionali di sviluppo” avrebbe detto pochi giorni dopo il Sindaco, nel suo intervento a chiusura dei lavori del Forum internazionale "Working together for Food Safety, Food Security and Healthy Lifestyles", tenutosi a Milano nel febbraio di quest'anno.

In particolare, tra i progetti più significativi emersi dai gruppi di lavoro durante il Forum, venivano segnalati dal sito milanoexpo-2015: - "L’impiego del sistema satellitare per monitorare terra e mare... per prevenire terremoti, maremoti, eruzioni vulcaniche ...per gestire le situazioni di crisi e aiutare le persone a superare queste catastrofi. Paesi quali il Bangladesh, il Sud Africa e le Isole Caraibiche hanno già mostrato interesse a partecipare a questo progetto". - "Un progetto per utilizzare tutte le specialità ittiche a disposizione dell’ industria della Pesca... Paesi come Gabon, Isole Fiji, Togo, Antigua e Barbuda e Giappone hanno annunciato di essere molto interessati al progetto e desiderano avere evidenze statistiche e ricerche economiche per lanciare una campagna a favore della pesca sostenibile". “Le migliori forme di cooperazione – informava il sindaco, secondo il sito del Comune di Milano – non possono che nascere da un partenariato che si basi sulle esigenze e le necessità dei singoli Paesi".

Ora non sappiamo se Antigua e Barbuda partecipino anche ai grandiosi progetti contro i maremoti e le eruzioni vulcaniche, ma la città di Milano, secondo i comunicati diramati dal governo di Antigua in marzo, sta dimostrando la sua proverbiale generosità nei confronti di queste isole soprattutto a riguardo di alcune esigenze e necessità un po' più terra a terra. Quanto segue é il testo di un comunicato del governo caraibico diramato in data 13 marzo 2008: "Il primo ministro (di Antigua e Barbuda, ndt) Spencer ha annunciato oggi che il suo progetto per l'illuminazione delle strade denominato "Accendi la luce nel tuo quartiere", una delle misure anticrimine proposte l'anno scorso nel Discorso sullo Stato della Nazione, ha ricevuto un significativo sviluppo grazie alla conclusione di un accordo con la città di Milano per finanziare l'acquisto e l'installazione di parecchie centinaia di lampioni che verranno presto posti in opera a St John's (capitale di Antigua e Barbuda, ndt).

"Sono grato per la generosità del Sindaco e della Città di Milano che, senza frapporre indugio, si sono uniti a noi per fornire i fondi necessari a questa iniziativa" ha detto il Primo Ministro. "Grazie a questo impegno - ha aggiunto - la Città di Milano diventa il terzo partner internazionale, insieme ai governi di Libia e Marocco, ad aver contribuito a questa importante iniziativa". L'accordo é stato concluso tra il Sindaco della Città di Milano, signora Letizia Moratti, e l'ambasciatore di Antigua e Barbuda, Dr. John W. Ashe, che, nelle scorse settimane, ha discusso con il Sindaco e i suoi assistenti le modalità di finanziamento del progetto del Primo Ministro.

Mentre si trovavano alle Bahamas,la settimana scorsa, il Primo Ministro Spencer in persona ha discusso, in varie occasioni, con il Sindaco Moratti su un certo numero di progetti. "Sono felice che il mio Comune possa contribuire a questa iniziativa che, mi rendo conto, é una delle tante contro il crimine che il Primo Ministro ha introdotto nel tentativo di combattere il problema della delinquenza nel vostro paese" ha detto il Sindaco Moratti, che ha anche ringraziato l'Ambasciatore Ashe per il modo, da lei definito professionale, in cui ha sostenuto le proposte per conto del governo di Antigua e Barbuda". Qualche giorno dopo, il 16 marzo, il governo poteva comunicare con soddisfazione che "Antigua e Barbuda trarranno beneficio dalla cooperazione bilaterale con la Città di Milano".

Un secondo comunicato proseguiva così: "Il Primo Ministro, l'Onorevole W. Baldwin Spencer, ha annunciato oggi che il suo ufficio ha ricevuto conferma scritta dal Sindaco di Milano, recante la notizia che la sua amministrazione é pronta a dare inizio alla realizzazione di una serie di iniziative nel campo dell'istruzione, dello sport, delle risorse marine e costiere, e dell'incremento dei collegamenti aerei e di altro tipo. 'Nel corso degli incontri bilaterali che ho avuto con il sindaco Moratti la settimana scorsa alle Bahamas, a margine del meeting dei capi dei paesi Caricom (Caribbean Community, ndt), ho identificato una serie di aree d'intervento in cui la Città di Milano potrebbe fornirci aiuto' ha detto il Primo Ministro. La Città di Milano ha acconsentito a fornire il supporto finanziario necessario ad una serie di esigenze prioritarie, che comprendono la delimitazione del reef per la protezione dell'habitat del corallo, le zone di ancoraggio e le zone di divieto di pesca, i corridoi di transito per la navigazione commerciale e per la nautica sportiva; un certo numero di borse di studio annuali per l'Università di Milano, a partire dall'anno accademico 2008- 2009, destinate a studenti non laureati e laureati di Antigua e Barbuda; un campo di calcio per il training di giovani giocatori della regione caraibica orientale; l'assistenza per il miglioramento dei collegamenti aerei e con altri vettori tra Milano e Antigua e Barbuda; la promozione di condizioni bilaterali favorevoli agli investimenti per gli interessi del business milanese ad Antigua e Barbuda. L'ufficio del Primo Ministro ha comunicato che un team proveniente da Milano compirà a breve una visita ad Antigua e Barbuda per incontrare i funzionari locali, allo scopo di definire le modalità di realizzazione delle summenzionate iniziative".

Circa due settimane più tardi, il 31 Marzo 2008, dal Palais des Congrès di Parigi, il Sindaco di Milano, Letizia Moratti, con gli occhi lucidi per l'emozione poteva così commentare la vittoria di Milano, nella votazione finale per l'Expo: "Sarà una Esposizione Universale per il mondo". Intanto, il ministro per il Commercio internazionale, Emma Bonino, prima del voto, si era espressa in modo un po' piu' ruvido: "Nel rush finale ci sono stati fenomeni non limpidissimi, forse sarebbe meglio rivedere il meccanismo di voto introducendo il voto palese" aveva osservato ma, dopo la vittoria di Milano, aveva aggiunto che era stata il risultato «di un buon progetto, credibile, di tanta determinazione, del gioco di squadra e della capacità di dialogare".

Senza dubbio la capacità di dialogare sembra confermata, anche se resta il mistero della propensione dell'Italia e, in particolare, di Milano per la soluzione dei problemi interni di queste isole dei Caraibi, che l'Ocse considera come paradiso fiscale, e che quindi, presumibilmente, sottraggono risorse al fisco degli altri paesi. Già nel settembre 2005 il governo di Antigua e Barbuda diramava comunicati traboccanti di gratitudine in cui annunciava come il primo ministro italiano Silvio Berlusconi si fosse "offerto di aiutare Antigua e Barbuda a ridurre ulteriormente il loro debito nei confronti di altri Paesi del mondo" e precisava che "durante un incontro bilaterale con il primo ministro Spencer, nella sede delle Nazioni Unite, a New York, il primo ministro Berlusconi ha dichiarato che parlera' personalmente con altri capi di governo, compresi quelli di Paesi come Francia, e altri stati europei, con i quali Antigua e Barbuda hanno impegni debitori, per convincerli a condonare il dovuto".

E oggi? In che cosa consisterà "la promozione di condizioni bilaterali favorevoli agli investimenti per gli interessi del business milanese ad Antigua e Barbuda"? E, soprattutto, quanti sono i cittadini milanesi interessati agli investimenti in queste isole?

Speciale etica e politica

___________

NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

 

 

Quell'isola e' un paradiso... e Berlusconi vuole aiutarla

Nessun uomo e' un isola, ma Silvio Berlusconi si'