21 giugno 2008

 
     

USA : intercettazioni segrete , regolamentati i poteri del presidente
di Rico Guillermo*

Ieri la Camera dei Rappresentanti USA ha approvato a larga maggioranza una nuova legge sulla sorveglianza che introduce finalmente limiti alle decisioni del presidente in materia di intercettazioni telefoniche e controlli di posta elettronica e che tuttavia fara' da scudo alle aziende di telecomunicazioni chiamate a rispondere di violazione della privacy dei clienti per la cooperazione con il programma di intercettazioni senza autorizzazione giudiziaria varato dall'amministrazione Bush.

Concludendo un anno di battaglia con il Presidente Bush, l'Assemblea ha approvato, 293 a 129, una riscrittura del 'Foreign Intelligence Surveillance Act', (FISA) del 1978, che estende al governo la capacita' di "origliare" in materia di spionaggio e di sospetti di terrorismo fornendo nel contempo una via d'uscita giuridica per compagnie come AT & T, Verizon Communications e altre aziende di telecomunicazioni.

Le societa' si trovano infatti a fronteggiare oltre 40 cause per violazione del diritto alla vita privata dei clienti per aver collaborato al programma segreto governativo dopo l'11 settembre 2001 ma potranno - una volta che il provvedimento sara' stato approvato anche al Senato, la prossima settimana - evitare i procedimenti penali mostrando al giudice un impegno del governo sulla liceita' delle intercettazioni o del controllo della posta elettronica effettuati.

Prima della votazione, il presidente Bush ha detto al Congresso che questo strumento e' stato vitale per contribuire a contrastare nuovi attacchi terroristici. Bush ha poi dichiarato che il direttore dei servizi di intelligence nazionali, Mike McConnell, e il segretario alla giustizia, Michael Mukasey, gli hanno detto che la legge in via di approvazione "è una buona legge" che consentira' di acquisire informazioni sui piani d'attacco del 'nemico' contro gli Stati Uniti. Egli ha detto che le società di telecomunicazioni saranno "protette dalle responsabilita' per la cooperazione passata e futura con il governo federale.

La Casa Bianca aveva minacciato di porre il veto ad una qualsiasi proposta di legge che non contenesse uno scudo per le compagnie, mentre gli oppositori dell'immunita' sono convinti che la prosecuzione delle cause in tribunale sarebbe l'unico modo per conoscere la reale portata del programma di intercettazioni segreto del governo.

L'immunita' coprirebbe le aziende che hanno aiutato il governo tra l'11 settembre 2001 e il 17 gennaio 2007, quando il programma di sorveglianza non autorizzato e' stato portato sotto l'autorita' della Corte di vigilanza sulle intelligence degli Esteri. Il programma precedente aveva consentito alla National Security Agency di monitorare le comunicazioni da e verso gli Stati Uniti senza autorizzazione del tribunale di sorveglianza. La tutela giuridica retroattiva si applicherebbe inoltre solo alle azioni legali contro le imprese di telecomunicazioni. Eventuali azioni legali contro il governo procederebbero normalmente e la difesa dovrebbe essere attuata con altri mezzi.

La maggioranza dei rappresentanti democratici si sono opposti alla legge sulle intercettazioni dell'intelligence. Alcuni hanno sostenuto che la nuova legge portera' ad una sorveglianza illegale di Americani. Altri oppositori sostengono che la privacy degli Americani nel comunicare con persone d'oltremare non e' adeguatamente protetta.

Il presidente del Congresso, la democratica Nancy Pelosi, ha fatto un lungo discorso prendendo in esame una serie di ragioni per opporsi alla nuova legge. Ha detto che le società di telecomunicazioni dovrebbero uscire da questa storia con una macchia per le azioni commesse e non dovrebbero ricevere l'immunita'. Ma - ha sostenuto Pelosi motivando il suo si' alla legge - il disegno di legge respinge anche con fermezza l'argomento del Presidente Bush che in tempo di guerra (al terrorismo) il comandante in capo ha una "intrinseca autorità" su alcune attivita' di sorveglianza necessarie per la lotta contro i terroristi, quindi si ripristina la nozione giuridica che la legge FISA e' la regola esclusiva in materia di sorveglianza.

Il Foreign Intelligence Surveillance Act modifica la legge sui seguenti punti:

- Richiede l'autorizzazione del giudice FISA per controllare gli Americani che sono oltremare.

- Proibisce i controlli di nascosto su stranieri, senza l'approvazione del tribunale, per chiamate o e-mail di un Americano.

- Richiede che il governo americano protegga le informazioni o le conversazioni con stranieri raccolte

- Lascia al giudice FISA 30 giorni per rivedere gli ordini di sorveglianza esistenti in scadenza prima di rinnovarli

- Consente ascolti indiscreti in situazioni di emergenza senza l'approvazione del tribunale, a condizione che il governo depositi i documenti richiesti entro una settimana.

- Vieta al presidente di sostituirsi alle regole di sorveglianza in futuro.

"Non vi e' alcuna autorita' intrinseca del presidente di fare quello che vuole. - ha detto Nancy Pelosi - Questa è una democrazia, non una monarchia".

* si ringrazia Claudio Giusti

Intercettazioni: il vero e il falso

Speciale terrorismo

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