14 aprile 2008

 
     

Io voto , perche' ...
di Rita Guma*

Io voto, perche' fare e meglio che non fare.

Voto perche' gli assenti hanno sempre torto.

Voto perche' non posso avere la politica che vorrei ma almeno posso non sostenere quella che non vorrei e quindi concorrere a farle avere meno voti in percentuale.

Perche' non e' vero che i partiti odierni sono tutti uguali, anche se per nessuno di essi sono state fatte primarie e per nessuno di essi e' ovviamente possibile (per via del famigerato porcellum) scegliere con preferenza.

Non e' infatti vero che i programmi sono tutti uguali. Alcuni sono chiari, altri confusi (il che gia' depone male). Inoltre danno letture diverse dei diritti individuali, della liberta' di espressione, della legalita', della giustizia, della lotta alla mafia. Ciascuno puo' quindi scegliere il programma che piu' gli si attaglia a seconda della sua visione di questi fondamenti del vivere civile.

E' vero che quello che conta veramente sono le persone, perche' i programmi si puo' volerli usare solo a scopo demagogico (e quindi sapere gia' di volerli disattendere) o si puo' non avere la capacita' di portarli avanti, pero' anche riguardo alla scelta delle persone da candidare non possiamo dire che i partiti in campo abbiano agito tutti allo stesso modo. C'e' chi ha inserito davvero molte donne in posti eleggibili e chi ne ha inserite pochissime o addirittura ha fatto dell'ironia su di loro. Chi ha scelto solo amici e fedelissimi e chi anche persone di valore. Chi ha candidato gli 'incandidabili', chi ne ha candidato qualcuno e chi nessuno.

Inoltre ci sono i valori d'ispirazione dei partiti. A parole tutti vogliono la liberta' e la democrazia (anche quelli che hanno voluto il porcellum), ma su altri fronti ci si distingue: c'e' ad esempio chi ha inserito il richiamo alle radici giudaico-cristiane dell'Europa ed ha parlato della 'parte migliore' dell'illuminismo (il PDL, che evidentemente chiede all'elettore di lasciar decidere ai leader politici quale sia questa parte migliore) e chi si e' ispirato dichiaratamente alla dottrina sociale della Chiesa (l'UdC). Dalla parte opposta c'e' chi ritiene di poter far convivere l'anima cattolica con quella radicale (il PD) e infine nella Sinistra-L'Arcobaleno si registra un forte accento sulla laicita' dello Stato.

C'e' chi fa marcatamente riferimento alla famiglia tradizionale (La Destra, PDL e UdC) e chi vuole far convivere diversi modelli (PD, IdV, La Sinistra l'Arcobaleno). C'e' chi dice no all'eutanasia (La Destra, PDL, UdC e chi invece ritiene sia una scelta che faccia parte della liberta' dell'individuo, seppure normata dallo Stato (PD, Sinistra L'Arcobaleno).

Ed ancora c'e' chi ha fatto riferimento nel programma all'alleanza atlantica (PDL, Destra e UDC) ma in alcuni casi sottolineando l'autonomia italiana (Destra e UdC) e chi chiede la piena attuazione dell'art. 11 Cost, il disarmo e il riferimento esclusivo all'ONU per le missioni di pace (Sinistra l'Arcobaleno).

C'e' chi vuole espellere gli immigrati che non abbiano un lavoro, vuole aprire nuovi CPT ed afferma che la protezione della nostra identita' culturale sia un fattore di integrazione degli immigrati (PDL), chi vuol dare maggior potere ai sindaci nel contrasto all'immigrazione 'selvaggia e clandestina' e propone una moratoria nella costruzione di nuove moschee (Lega Nord), chi parla di un modello 'antixenofobo' tuttavia promotore della propria identita' e contro il velo nei luoghi pubblici (La Destra), chi ritiene che la legge Bossi-Fini produca immigrazione irregolare e che l'immigrazione vada vissuta non come una minaccia, ma come un'opportunita', ma da governare per non subirla (il PD) e chi invece - come la Sinistra l'Arcobaleno - vuole l’abolizione della legge Bossi-Fini, il diritto di voto per gli immigrati alle elezioni amministrative (come chiede la UE), la chiusura dei CPT e una legge sulla cittadinanza.

Sulla giustizia, c'e' chi fra l'altro vuol favorire la specializzazione dei magistrati, in particolare nel settore dei diritti fondamentali (PD), chi vuole riformare la normativa anche costituzionale in tema di responsabilità penale, civile e disciplinare dei magistrati (PDL) e chi invece chiede la separazione delle carriere dei magistrati (La Destra). C'e' infine chi vuol dividere l'Italia in macroregioni che abbiano sovranita' anche sul potere giudiziario, oltre che su quelli amministrativo e legislativo (Lega Nord). C'e' chi parla di lotta alla mafia e poi candida inquisiti e condannati per associazione mafiosa. C'e' chi vuole potenziare le authority (il PD) e chi abolirle (Di Pietro).

C'e' chi chiede una informazione libera, pluralista e democratica (Italia dei Valori, Sinistra L'Arcobaleno, PD) e chi non ne parla affatto. Chi parla di legge sul conflitto d'interessi (ma magari anche in precedenza ne aveva parlato senza poi fare niente) e chi ritiene di aver gia' 'dato' con la Frattini (giudicata insufficiente dall'Antitrust). Il PDL vuole la "limitazione dell’uso delle intercettazioni telefoniche e ambientali al contrasto dei reati più gravi e il divieto" della diffusione e della pubblicazione, "con pesanti sanzioni a carico di tutti coloro che concorrono alla diffusione e pubblicazione" mentre il PD vuole il "divieto assoluto di pubblicazione di tutta la documentazione relativa alle intercettazioni e delle richieste e delle ordinanze emesse in materia di misura cautelare fino al termine dell’udienza preliminare, e delle indagini", la riduzione dtrastica del numero dei centri di ascolto e "sanzioni penali e amministrative molto più severe delle attuali".

Insomma, a mio giudizio gli elementi per votare ci sono. La protesta non serve a nulla, in quanto i voti-non voti saranno computati come astensioni, cioe' un dato statistico che pero' non incide sulla distribuzione dei seggi parlamentari, che avverra' semplicemente in base ai voti chiaramente espressi, cioe' quelli validi, e non a quelli degli astenuti o alle schede bianche o nulle.

E' vero che ci hanno espropriato della possibilita' di scelta del candidato, ma ancora abbiamo il diritto di voto e - considerando che una dittatura ci toglierebbe anche quello - usiamolo!

* presidente dell'Osservatorio sulla legalita' e sui diritti onlus

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Speciale etica e politica

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