13 gennaio 2008

 
     

Bombardare Auschwitz ?
di Claudio Giusti*

Riferendomi all’improvvida affermazione del presidente americano “dovevamo bombardare Auschwitz” vi rammento che:

- Sono stati i nazisti, con molte complicità fra cui quella italiana, a sterminare ebrei, zingari, prigionieri russi, ecc. e non gli Alleati;

- Nella primavera del 1942 l’80% delle future vittime della Shoah era ancora vivo, mentre un anno dopo le parti si erano invertite (Christopher Browning, “Uomini comuni”, Einaudi).

- Gli Alleati ebbero la possibilità di bombardare Auschwitz solo nell’estate del 1944, quando lo sterminio era ormai concluso (Martin Gilbert, “Auschwitz and the Allies”, Mandarin);

- Difficilmente un bombardamento avrebbe distrutto le camere a gas (bombardare la linea ferroviaria sarebbe stato futile), ma avrebbe certamente ucciso migliaia di deportati e ora i revisionisti avrebbero buon gioco a “dimostrare” che gli ebrei sono morti sotto le bombe americane (David Horowitz, Jerusalem Report 12/01/1995).

Inoltre, visto che il 40% degli Ebrei è stato assassinato FUORI dei campi di sterminio (Raul Hilberg “La destruction des juifs d’Europe”, Fayard), la distruzione delle camere a gas non avrebbe cambiato nulla e gli ebrei rimasti sarebbero stati fucilati nei massacri (le marce della morte) che si svolsero da gennaio ad aprile 1945, DOPO la liberazione di Auschwitz.

Le famose foto aeree del campo di sterminio furono stampate e ingrandite solo nel 1978 (“The Bombing of Auschwitz”, St.Martin Press) e nessuno ha dimostrato che questo sia stato fatto nel 1944, come del resto nessuno si è curato di accertare se qualche analista, visionando le decine di migliaia di foto che gli aerei alleati scattavano ogni giorno, si sia preoccupato di scoprire cosa accadeva in uno delle centinaia di campi di concentramento che costellavano l’Europa occupata.

Infine non dobbiamo chiederci perché gli Alleati non bombardarono Auschwitz nel 1944, ma piuttosto perché noi non abbiamo reagito ai genocidi che ci sono passati sotto il naso (dalla Bosnia a Timor, dal Ruanda alla Cambogia, troppo lungo farne l’elenco). Noi sappiamo benissimo cos’è un genocidio mentre gli Alleati ne avevano un’idea estremamente vaga.

Il giudice della Corte Suprema americana Frankfurter disse a Jan Karski che lo informava dello sterminio degli ebrei: “ Non posso crederlo. (…) Non ho detto che stia mentendo. Ho detto che non posso crederlo. C’è una differenza “ (Walter Laqueur, “Il terribile segreto”, Giuntina e “Shoah” di Claude Lanzmann, Einaudi).

13 gennaio 2008
13 gennaio 1898 “J’accuse” di Emile Zola su l’Aurore

* esperto di storia e di diritti umani, membro del comitato scientifico dell'Osservatorio

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