Etica
e politica : governo , regolamentare l'azione delle lobby
di Mauro W. Giannini
Il Consiglio
dei ministri di ieri 12 ottobre ha approvato un ddl che regolamenta le
attivita' dei gruppi di pressione e i rappresentanti istituzionali. Il
disegno di legge, proposto dal Presidente del Consiglio, Romano Prodi,
e dal Ministro per l’attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata,
regolamenta, per la prima volta in Italia, la cosiddetta attività di lobbying.
Il ddl -
sottolinea Palazzo Chigi - si propone di soddisfare esigenze di trasparenza,
al fine di rendere conoscibili al cittadino i molteplici fattori che incidono
sui processi decisionali pubblici e a garantire la partecipazione a tali
processi dei rappresentanti di interessi particolari, in condizioni di
parità di trattamento. L’iniziativa del Governo introduce disposizioni
che intendono regolare il rapporto tra i gruppi di pressione e i decisori
pubblici.
Non e' ancora
pubblico il testo del ddl, ma le principali novità introdotte dovrebbero
essere:
- massima
trasparenza dell’attività di lobbying: i decisori pubblici devono rendere
disponibili a chiunque i documenti presentati dai lobbisti;
- obbligo
dei decisori pubblici di citare nella relazione illustrativa e nel preambolo
degli atti normativi e degli atti amministrativi generali l’attività
di rappresentanza degli interessi svolta nei propri confronti;
- individuazione
nel CNEL del soggetto garante dell’esercizio dell’attività di lobbying;
- istituzione
presso il CNEL di un “Registro pubblico dei rappresentanti di interessi
particolari” al fine di garantire la conoscibilità dell’attività dei
soggetti che influenzano i processi decisionali pubblici;
- l’iscrizione
a tale registro viene subordinata ad alcuni requisiti, tra i quali,
si segnala, il rispetto del Codice di deontologia che sarà emanato dal
CNEL, previa consultazione delle organizzazioni rappresentative del
settore;
- previsione
di un sistema di sanzioni reputazionali (pubblicazione sui giornali)
e pecuniarie (da 2000 a 20000 euro) per lo svolgimento dell’attività
di lobbying da parte dei soggetti non iscritti al registro.
- obbligo
per i lobbisti di presentare, ogni anno, al CNEL una relazione sull’attività
di rappresentanza di interessi svolta;
- trasmissione
al Parlamento da parte del CNEL di un rapporto annuale sull’attività
di verifica svolta.
Speciale
etica e politica
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