13 ottobre 2007

 
     

Etica e politica : governo , regolamentare l'azione delle lobby
di Mauro W. Giannini

Il Consiglio dei ministri di ieri 12 ottobre ha approvato un ddl che regolamenta le attivita' dei gruppi di pressione e i rappresentanti istituzionali. Il disegno di legge, proposto dal Presidente del Consiglio, Romano Prodi, e dal Ministro per l’attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata, regolamenta, per la prima volta in Italia, la cosiddetta attività di lobbying.

Il ddl - sottolinea Palazzo Chigi - si propone di soddisfare esigenze di trasparenza, al fine di rendere conoscibili al cittadino i molteplici fattori che incidono sui processi decisionali pubblici e a garantire la partecipazione a tali processi dei rappresentanti di interessi particolari, in condizioni di parità di trattamento. L’iniziativa del Governo introduce disposizioni che intendono regolare il rapporto tra i gruppi di pressione e i decisori pubblici.

Non e' ancora pubblico il testo del ddl, ma le principali novità introdotte dovrebbero essere:

  • massima trasparenza dell’attività di lobbying: i decisori pubblici devono rendere disponibili a chiunque i documenti presentati dai lobbisti;
  • obbligo dei decisori pubblici di citare nella relazione illustrativa e nel preambolo degli atti normativi e degli atti amministrativi generali l’attività di rappresentanza degli interessi svolta nei propri confronti;
  • individuazione nel CNEL del soggetto garante dell’esercizio dell’attività di lobbying;
  • istituzione presso il CNEL di un “Registro pubblico dei rappresentanti di interessi particolari” al fine di garantire la conoscibilità dell’attività dei soggetti che influenzano i processi decisionali pubblici;
  • l’iscrizione a tale registro viene subordinata ad alcuni requisiti, tra i quali, si segnala, il rispetto del Codice di deontologia che sarà emanato dal CNEL, previa consultazione delle organizzazioni rappresentative del settore;
  • previsione di un sistema di sanzioni reputazionali (pubblicazione sui giornali) e pecuniarie (da 2000 a 20000 euro) per lo svolgimento dell’attività di lobbying da parte dei soggetti non iscritti al registro.
  • obbligo per i lobbisti di presentare, ogni anno, al CNEL una relazione sull’attività di rappresentanza di interessi svolta;
  • trasmissione al Parlamento da parte del CNEL di un rapporto annuale sull’attività di verifica svolta.

Speciale etica e politica

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