22 giugno 2007

 
     

Appalti : UE varera' nuove norme per trasparenza e correttezza
di Gabriella Mira Marq

La Commissione Europea ha accolto favorevolmente l'approvazione in prima lettura da parte del Parlamento Europeo della proposta di direttiva della Commissione che rivede le regole della UE per gli appalti pubblici. Questo nuovo indirizzo migliorerera' le procedure nazionali di revisione cui gli interessati potranno far ricorso qualora considerino che un servizio pubblico sia stato assegnato in modo poco corretto.

Il commissario UE ai servizi e al mercato interno Charlie McCreevy ha detto che "procedure efficaci per chiedere una revisione sono essenziali per assicurarsi che gli appalti pubblici vadano alla fine all'impresa che ha fatto l'offerta migliore. Credo che rafforzando le procedure nazionali in conformita' con questo indirizzo, gli uomini d'affari avranno incentivi maggiori a fare un'offerta per i contratti dovunque nell'UE".

La proposta prevede un intervallo di almeno 10 giorni fra l'assegnazione dell'appalto e la firma del contratto, per dare agli altri offerenti il tempo di esaminare la decisione e di valutare se e' il caso di iniziare una procedura di revisione. Ove tale periodo di sosta non sia rispettato, le imprese escluse possono chiede alle corti nazionali in determinate circostanze di rendere il contratto "inefficace".

Le corti nazionali inoltre saranno abilitate a bloccare il contratto ove la procedura d'appalto non sia stata trasparente. In tal caso la gara d'appalto deve essere nuovamente indetta con regole piu' adeguate. Le corti nazionali possono decidere che questi contratti rimangano in vigore soltanto a richiesta e per motivi concernenti un interesse generale. In quei casi devono pero' essere applicate pene alternative, "efficaci, proporzionali e dissuasive", comprendenti eventualmente anche la riduzione della durata del contratto o l'imposizione di ammende a carico delle autorita' contraenti.

Per i contratti basati sugli accordi quadro e sui sistemi d'acquisto dinamici, di cui la velocita' e l'efficienza sono una parte essenziale, l'indirizzo prevede un meccanismo specifico di revisione.

La decisione deve ora essere adottata formalmente dal Consiglio, dopo di che vi saranno 24 mesi di tempo perche' ciascuno Stato membro UE la recepisca nella legislazione nazionale.

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