24 maggio 2007

 
     

Condannati Padania e Libero : diffamarono PMLI sul terrorismo
di Mauro W. Giannini

Alla vigilia del Social forum europeo svoltosi a Firenze nel novembre 2002, i quotidiani La Padania e Libero pubblicarono articoli a firma di Dimitri Buffa, nei quali venivano attribuiti al Partito marxista-leninista italiano legami col terrorismo islamico e Bin Laden e la partecipazione a un complotto col “fondamentalismo islamico” e coi nazisti per rovesciare la direzione del movimento no global e causare disordini alla manifestazione che si sarebbe tenuta a Firenze, a conclusione dei lavori del Social forum europeo.

Affinché fosse riconosciuto ufficialmente che il contenuto di tali articoli era "assolutamente falso e gravemente diffamatorio", il PMLI intraprese due cause civili citando in giudizio il giornalista che aveva redatto gli articoli, Dimitri Buffa, insieme ai direttori responsabili e agli editori delle due testate chiedendo la loro condanna al risarcimento dei danni causati alle proprie reputazione, immagine e identità politiche.

Ora il PMLI comunica che il tribunale di Milano con due sentenze a firma del giudice unico Angelo Ricciardi, depositate e immediatamente esecutive, ha dichiarata "accertata la natura diffamatoria" degli articoli scritti da Buffa e ha condannato al risarcimento dei danni non patrimoniali a 21.000 euro Dimitri Buffa in via solidale con Gigi Moncalvo, direttore responsabile, e con l’editore de "La Padania; 21.000 euro Dimitri Buffa in via solidale con Alessandro Sallusti, direttore responsabile, e con l’editore di "Libero", per complessivi 42.000 euro.

Il solo Dimitri Buffa è stato condannato ad un ulteriore risarcimento di 2.000 euro per ciascuna testata che ha pubblicato i suoi articoli, per complessivi 4.000 euro. A carico dei condannati anche le spese processuali, incluse quelle degli onorari degli avvocati del PMLI, e gli interessi legali fino alla liquidazione dei danni.

Il PMLI sottolinea che tali danni sono stati quantificati dal giudice tenendo conto del fatto che "assumono rilievo la posizione del Partito marxista-leninista italiano nella realtà socio-economica di riferimento" in cui "esso è particolarmente presente con il settimanale Il Bolscevico" e "più in generale nel contesto nazionale". Il partito e' ancora in attesa del giudizio del Tribunale di Roma sulla causa civile promossa dal PMLI contro "L'Opinione" che ha pubblicato gli stessi articoli dei suddetti quotidiani.

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