13 maggio 2007

 
     

G6 : ministri interni parlano di immigrazione , droga e terrorismo
di Mauro W. Giannini

I Ministri dell'Interno di Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito si sono riuniti a Venezia l'11 e 12 maggio 2007 sotto il coordinamento di Giuliano Amato per valutare possibili avanzamenti nelle aree di comune interesse nell'ambito di liberta', sicurezza e giustizia dell'Unione Europea.

I temi principali di discussione sono stati la politica migratoria, la lotta alla criminalita' organizzata e ai traffici di droga e la lotta al terrorismo. I Ministri hanno parlato del progetto relativo alle squadre congiunte di supporto contro gravi attacchi terroristici e hanno concordato di proseguire lo scambio di esperienze per meglio assistere le vittime del terrorismo. Inoltre, i Ministri hanno preso nota dello sviluppo della rete degli Ufficiali di collegamento nei Balcani e delle iniziative per fronteggiare il traffico di esseri umani.

I ministri degli interni dei sei Paesi hanno ribadito l'importanza di informarsi, coordinarsi e supportarsi nei loro sforzi per governare l'immigrazione a livello nazionale e comunitario, dato che la gestione della migrazione legale rappresenta a loro avviso un importante fattore per combattere l´immigrazione clandestina e contrastare le organizzazioni criminali che la sfruttano, attraverso un approccio comune e globale di dialogo e cooperazione con i Paesi di origine e di transito.

I sei ministri hanno preso atto del lavoro della Commissione Europea nel settore della migrazione legale tra UE e Paesi terzi, guardando favorevolmente alle proposte che sono state annunciate. Ritenendo che una conoscenza reciproca delle diverse esperienze nazionali sia un utile contributo per le decisioni da assumere, hanno concordato di procedere con continuita' ad uno scambio di informazioni, esperienze e valutazioni su criteri adottati a livello nazionale per l'ingresso e il soggiorno degli immigrati. I Ministri hanno riconosciuto la necessita' di sviluppare attivita' con i Paesi terzi per affrontare la sfida dell'immigrazione illegale.

Esprimendo preoccupazione per l'aumento della produzione di cocaina e la forte crescita del suo consumo in Europa, i ministri hanno rilevato l'affermarsi di una rotta che, partendo dal Sud America, raggiunge l´Europa attraverso l´Africa occidentale e centrale e quindi, fermo restando l'impegno dei Paesi del G6 a proseguire e consolidare la lotta al traffico di eroina proveniente dall'Asia Centrale (Afghanistan), hanno concordato sulla necessità di promuovere iniziative mirate su questo nuovo itinerario, anche attraverso il progetto Maritime Analysis and Operation Center - Narcotics e attraverso una piattaforma africana degli Esperti Antidroga/Ufficiali di collegamento europei dislocati in Africa Occidentale.

I ministri hanno, inoltre, approvato l'iniziativa di sviluppare tecniche più efficaci per contrastare il falso documentale, strumento ampiamente utilizzato dalle organizzazioni criminali per la realizzazione di ulteriori e più gravi reati.

Per quanto riguarda la lotta al terrorismo, i Ministri dell'interno dei Paesi hano discusso con il Vicepresidente della Commissione Europea e Commissario alla Giustizia, Liberta' e Sicurezza Franco Frattini e del segretario agli interni statunitense, sottolineando che i Paesi del G6 e gli USA sono uniti nella condanna del terrorismo e sono impegnati nella ricerca di soluzioni condivise per combatterlo nel modo piu' efficace. I ministri hanno riconosciuto la necessità di continuare ad impegnarsi nella prevenzione e nel contrasto della radicalizzazione e del reclutamento e ritengono utile, al fine di rafforzare il dialogo transatlantico, scambiarsi informazioni, ricerche, analisi, esperienze positive e metodi operativi, in raccordo con le iniziative in corso, anche nel contesto di altri fori internazionali. Hanno inoltre convenuto sull'importanza di prevenire e perseguire comportamenti che incitino alla violenza e all'odio razziale. La Commissione UE sta preparando una mappa della situazione relativa alla radicalizzazione nell'Unione Europea, una conferenza sui giovani e la radicalizzazione la pubblicazione di un manuale delle migliori pratiche attinenti agli aspetti piu' violenti della radicalizzazione stessa.

I ministri ritengono che, in alcuni casi previsti dalla legge, l'espulsione connessa al terrorismo si sia dimostrata uno strumento efficace per gli Stati al fine di proteggere i loro cittadini da stranieri considerati una minaccia per la sicurezza nazionale e hanno discusso sulle difficolta' che gli Stati devono affrontare nel cercare di attuare un'efficace politica in materia di espulsioni: la necessità di tutelare la sicurezza nazionale e i diritti umani di coloro che rappresentano una minaccia. A tal fine, hanno concordato di approfondire i diversi meccanismi esistenti, inclusi l'approccio caso per caso, i contatti o le garanzie diplomatiche che potrebbero essere utili in alcune circostanze per promuovere, negli Stati di rimpatrio, comportamenti conformi agli obblighi internazionali in tema di rispetto dei diritti umani. È stata inoltre sottolineata la necessità di un´ulteriore azione da parte dell'UE in questo settore.

I sei ministri dell'interno europei sostengono infine l'attivita' in corso tra l'UE e gli USA concernente il quadro legale internazionale applicabile al contrasto del terrorismo e quindi intendono contribuire a tale dialogo per assicurare che tutti gli sforzi antiterrorismo vengano presi nella massima considerazione.

Speciale terrorismo

Speciale immigrazione

Speciale diritti umani

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